Ruba in casa del compagno di scuola
Nei guai per la droga a Costa Volpino

Aveva prima sottratto le chiavi di casa al compagno di scuola, poi aveva rubato nella sua abitazione gioielli per 10 mila euro. Poi i carabinieri lo hanno arrestato e con lui recuperato parte del bottino. Ma il 15enne è coinvolto anche nella vicenda di spaccio alle elementari.

Aveva prima sottratto le chiavi di casa al compagno di scuola, poi aveva rubato nella sua abitazione gioielli per 10 mila euro. Poi i carabinieri lo avevano rintracciato e arrestato e con lui recuperato il bottino. Ma ora si viene a sapere che, dei gioielli rubati, mancano all'appello diversi preziosi.

Si fa più complicata la vicenda di Costa Volpino. Se il 15enne di origini serbe residente a Costa Volpino è ora in arresto, i carabinieri stanno cercando di recuperare parte consistente del bottino. Lo stesso ragazzo sarebbe coinvolto anche nella vicenda di spaccio di droga a baby-consumatori - ragazzini di 10 anni - che ha creato grande allarme in tutta la Bergamasca.

Ora il 15enne dal Beccaria di Milano è stato trasferito in una Comunità per minori della Bergamasca in attesa del processo. Denunciati nel frattempo i tre complici del minorenne, tutti maggiorenni, accusati di ricettazione per il furto dei gioielli. Un altro minorenne è invece stato segnalato alla Procura dei minori per aver dato una mano nel furto.

I fatti risalgono a sabato 9 giugno. Attorno a mezzogiorno, una donna residente nel centro storico di Lovere, appena rientra a casa si accorge che il suo appartamento è stato visitato dai ladri. Trova armadi e cassetti aperti e all'appello mancano gioielli, collanine, braccialetti e orecchini d'oro. Spaventata, la donna chiama il 112 e la compagnia dei carabinieri di Clusone manda a Lovere per un sopralluogo la pattuglia in servizio, quella dei carabinieri di Sovere. I militari «annusano» subito la pista giusta: la casa è vicina alla chiesa di San Giorgio, in mezzo ai vicoli del borgo loverese. Facile pensare che i ladri, di sabato mattina, non siano passati inosservati. I carabinieri fanno quindi un giro in un locale della zona, parlano con gli avventori e in effetti sì qualcosa di strano lo hanno visto: due ragazzini in sella a un motorino che hanno fatto avanti e indietro per parecchio tempo in centro storico, che tra l'altro è zona a traffico limitato.
Dalla breve descrizione dei due ragazzini, partono le ipotesi investigative dei carabinieri che immaginano una lista di possibili sospetti. È un minorenne di origini slave, in particolare, a corrispondere alla descrizione raccolta nel bar di Lovere: non avendo una sua foto segnaletica, entrano in Facebook, lo cercano, ma stavolta non per chiedergli l'amicizia, stampano una sua fotografia e la portano nello stesso locale di Lovere. Beccato!
Il ragazzino visto girare in maniera sospetta è proprio lui. La pattuglia dei carabinieri raggiunge subito l'abitazione del ragazzino, che abita a Costa Volpino, e suonano al citofono: messo alle strette, il ladruncolo confessa subito e racconta tutto. Ha rubato le chiavi di casa al figlio dei proprietari, suo compagno di scuola, e quando ha visto che nell'appartamento non c'era nessuno è entrato e ha fatto razzia. A fargli da palo, un altro minorenne, che essendo incensurato, è stato segnalato alla Procura dei minori. Ma per portare a termine il suo furto, il ladro ha avuto bisogno di altri tre complici, tre maggiorenni marocchini che nel pomeriggio di sabato hanno portato una parte delle collane e i braccialetti rubati in due negozi della zona che ritirano oro per cambiarli in denaro contante. La refurtiva aveva fruttato quasi diecimila euro.


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