Accademia Carrara, fatto l'accordo
Ma si riapre solo nel 2014

Al via l'accordo, si riapre nel 2014. La Fondazione Credito Bergamasco ha approvato la convenzione con il Comune per l'allestimento dell'Accademia Carrara, che però riaprirà nei primi mesi del 2014.

Al via l'accordo, si riapre nel 2014. La Fondazione Credito Bergamasco ha approvato la convenzione con il Comune per l'allestimento dell'Accademia Carrara, che però riaprirà nei primi mesi del 2014.

Nei giorni scorsi Creberg e Palafrizzoni hanno fatto il punto della situazione, con l'obiettivo di chiudere una volta per tutte una vicenda che si trascina tra incomprensioni e rinvii ormai dalla scorsa estate. In sostanza, nella convenzione rimane il termine essenziale per la fine dei lavori, che verrà però espressamente indicato da Palafrizzoni: finora c'era quello del 31 dicembre 2013. Per quanto riguarda le modalità d'appalto, non si seguirà il criterio dell'aggiudicazione con il massimo ribasso, ma quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa: una procedura più selettiva che dovrebbe evitare sorprese in corso d'opera. Infine il progettista incaricato dalla Fondazione predisporrà un progetto definitivo di elevato dettaglio, tale da essere convertito in esecutivo immediatamente dopo il collaudo della struttura, così da velocizzare i tempi.

Nella convenzione si indica che «il collaudo provvisorio del restauro non avverrà oltre il 30 aprile 2013», mentre quello degli impianti tecnologici e quello statico delle opere strutturali non oltre il 28 febbraio 2013. Appena chiuso il collaudo, potrà essere bandita la gara per l'allestimento della rinnovata Carrara, finanziato dal Creberg con 1,250 milioni di euro. E qui ci soccorre il percorso tracciato da Palafrizzoni stesso, che prevede 150 giorni dalla determina dirigenziale per l'indizione della gara all'inizio delle prestazioni. Ovvero 5 mesi. Ai quali aggiungerne altri 5 (minimo, si legge in un documento del Comune) e si arriva a 10. Quindi, nella più ottimistica delle previsioni, si arriva dritti sparati a fine 2013.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 13 giugno

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