Chi sono i martiri francescani di Praga

Saranno beatificati a Praga i membri della stessa comunità francescana che furono massacrati il 15 febbraio 1611 per mano dei luterani al servizio del vescovo di Passau, Leopoldo, per il fatto di essere cattolici. Tra loro anche il bergamasco Bartolomeo Dalmasone.

Federico Bachstein fu trafitto con una lancia al cuore; Giovanni Martinez, spagnolo e sacerdote, come sacrista cercava di nascondere il Santissimo, e per questo gli furono tagliate la mano destra e la testa. Simone, francese e sacerdote, ebbe il cranio spaccato con un grosso bastone e il corpo trafitto. Bartolomeo Dalmasone, nato a Ponte San Pietro, sacerdote e autore di un diario andato perso nello sterminio, fu flagellato e ucciso a sciabolate.

Girolamo dei conti Arese, nato a Milano, diacono, fu trafitto con la spada, ai piedi dell'altare della Madonna. Gaspare Daverio, nato a Bosto (Varese) il 27 aprile 1584, ordinato suddiacono nel 1610, si nascose nel campanile con Giacomo e Diego-Giovanni, ma furono buttati giù dal tetto della chiesa, alla fine del massacro. Clemente, svevo, chierico e novizio, fu decapitato con una scure; Cristoforo Zelt, olandese, laico e cuoco, il più anziano della comunità, predisse tre giorni prima il martirio: con una mazza di ferro gli fracassarono la testa. Giovanni Bodeo (o Rode), nato a Mompiano (Brescia), laico, fu ucciso a sciabolate, come Emanuele (boemo, laico, cuoco), Antonio (boemo, novizio laico) e Giovanni (boemo, novizio chierico). Molti degli assassini morirono poco dopo di fame e di peste.

I martiri furono sepolti nella cappella della Madonna, sotto l'altare di S. Pietro d'Alcantara (1616); esumati nel 1667. Nel 1947 si aprì il processo ordinario sul martirio.

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