Servizi sociali in Valle Seriana:
i sindacati si dicono preoccupati

Cgil, Cisl e Uil sono preoccupati dall'assegnazione al Comune di Clusone del ruolo di ente capofila per la gestione dei servizi sociali dal 1° gennaio 2013, in sostituzione della Comunità Montana. Hanno chiesto un incontro, ma non sono ancora stati convocati.

Cgil, Cisl e Uil sono preoccupati dall'assegnazione al Comune di Clusone del ruolo di ente capofila per la gestione dei servizi sociali dal 1° gennaio 2013, in sostituzione della Comunità Montana. Hanno chiesto un incontro, ma non sono ancora stati convocati.

Ecco il comunicato
«Le Segreterie Territoriali di CGIL CISL UIL e le rispettive categorie interessate, dopo gli incontri del 17 aprile e del 22 maggio, presso la Comunità Montana, durante i quali hanno avuto conferma che l'Assemblea dei Sindaci dell'Ambito 328/00 il 26 aprile ha deliberato di assegnare al Comune di Clusone il ruolo di Ente Capofila per la gestione dei servizi sociali dal 1 gennaio 2013, in sostituzione della Comunità Montana hanno richiesto, all'inizio del mese di giugno, un incontro al Presidente della stessa Assemblea dei Sindaci, Tobia Sighillini ed al Sindaco di Clusone Paolo Olini, per una verifica sulle prospettive di tali servizi e in particolare del servizio per i disabili.

Era richiesto inoltre di capire con quali risorse umane ed economiche, stante la risaputa e difficile situazione finanziaria dell'Ente, il Comune capofila intendeva svolgere il suo ruolo, considerando che la Comunità Montana per tale compito contava su proprio personale.

CGIL CISL UIL intendevano inoltre rimarcare l'importanza della gestione associata dei servizi sociali e delle esperienze di co-progettazione attive e consolidate nel tempo che impegnano circa 70 operatori in capo alla cooperazione sociale, che con disponibilità e professionalità hanno garantito qualità al servizio.

CGIL CISL UIL, nonostante i solleciti, sono ancora in attesa di essere convocati, nel frattempo, cresce nell'incertezza, la preoccupazione non solo degli operatori ma soprattutto quella delle tante famiglie che dal servizio ricevono un importante sostegno nel loro vivere e convivere con la disabilità.

Preoccupazione che le notizie riportate stamattina dalla stampa locale hanno accresciuto. CGIL CISL UIL rimangono convinte che la soluzione intelligente ai problemi proposti dalla decisione dei Comuni dell'Alta valle, non passa attraverso le dichiarazioni (se pur legittime) giornalistiche, ma da un confronto vero con le parti sociali».

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