Morto a Cuba, giallo nel giallo
Nel cadavere nessun organo

È stata un'altra giornata segnata dal dolore per la famiglia Avelli. Il corpo di Roberto, morto a Cuba con una dinamica non del tutto chiarita il 14 di febbraio, è stato riesumato, esaminato a Pavia, poi è stato nuovamente tumulato nel cimitero di Mozzanica.

È stata un'altra giornata segnata dal dolore per la famiglia Avelli. Il corpo di Roberto, morto a Cuba con una dinamica non del tutto chiarita il 14 di febbraio, è stato riesumato, esaminato a Pavia, poi è stato nuovamente tumulato nel cimitero di Mozzanica.

L'ultimo giallo nel giallo è quello che ha riservato l'autopsia compiuta all'istituto di medicina legale di Pavia dalla dottoressa Chen Yao, consulente del pm Gianluigi Dettori. Secondo fonti attendibili, non si sarebbe trovata traccia di alcuni organi interni della vittima. Spariti, quasi sicuramente durante l'esame autoptico condotto sull'isola caraibica. Al termine del quale il ventre e il torace del quarantunenne sono stati riempiti con una massa di cotone. Questo vuol dire che sarà più difficile risalire alle esatte cause della morte di Avelli.

Ma perché? La dottoressa Yao ieri ha rilevato la frattura cranica già emersa durante l'autopsia cubana, quella che secondo gli investigatori caraibici dimostrerebbe la morte sopravvenuta per le conseguenze della caduta, escludendo così eventuali percosse. Al medico legale di Pavia è risultato che anche le ossa dei piedi siano spezzate. Ma allora: Avelli è precipitato di testa oppure il primo impatto col suolo è avvenuto coi piedi? Più probabile la prima ipotesi perché, a quanto pare, le lesioni agli arti inferiori sarebbero dovute alla sistemazione della salma in un feretro un po' troppo angusto.

La decisione è stata presa dalla Procura di Bergamo che ha disposto un nuovo esame autoptico sul cadavere dell'artigiano di 41 anni. Autopsia che si è svolta all'istituto di medicina legale di Pavia.

Le tre sorelle, il fratello, un cognato e un amico di Roberto Avelli hanno presenziato all'esumazione, insieme a due agenti della questura di Bergamo e a un medico igienista dell'ufficio di Sanità pubblica dell'Asl, dipartimento di Treviglio-Romano.

Momenti di comprensibile commozione hanno accompagnato il lavoro dei necrofori. La salma è stata portata all'istituto di medicina legale di Pavia dove la dottoressa Chen Yao ha iniziato l'autopsia. L'accurato esame autoptico, durato cinque ore, è stato effettuato per stabilire se sul corpo del falegname vi fossero lesioni diverse da quelle compatibili con la caduta all'interno dell'ufficio immigrazione di Holguin.

Ora bisognerà attendere il referto del patologo.


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