Il testo di Aristotele
Il commento dell'esperto

Le parti degli animali, da cui è tratto il passo proposto ai maturandi del liceo classico, è un'opera scientifica di Aristotele che gode a buona ragione di notevole fama nel vasto panorama degli scritti naturalistici del pensatore antico. In essa, infatti, si arriva alla definizione di una "scala naturale" degli esseri viventi graduata in base alla loro sempre maggiore complessità e al cui apice si colloca l'uomo, "scala" la cui validità rimase indiscussa almeno fino a Linneo.

All'inizio della parte proposta il filosofo invita a non trascurare nell'indagine proprio quegli esseri che in tale scala occupano i gradini più bassi, parendo degni di minor attenzione. Nelle piccole creature c'è qualcosa capace di suscitare meraviglia e quindi, nell'ottica aristotelica, di spingersi oltre.
Con un apparente salto logico si arriva alla formulazione del pensiero centrale del passo proposto, riassunto anche nel titolo che accompagna il brano della prova: in ogni singolo essere vivente si nasconde il telos, il fine ultimo? nel particolare si coglie la traccia dell'universale. 

Un ulteriore brusco passaggio introduce l'ultima parte della riflessione aristotelica, espressa con una serie di elissi. Il filosofo sostiene con chiarezza la necessità di non perdere di vista il tutto.

Il ragionamento più lineare all'inizio si fa più incalzante nella parte centrale, la sintassi diviene più complessa, il periodare più concitato si affida sempre più alle duttili particelle della lingua greca. I passaggi logici, talvolta sottesi, rivelano la natura dell'opera concepita per la scuola in un rapporto di continuo dialogo con il maestro pronto ad aiutare il giovane nei suoi passi verso il sapere.

Una scelta impegnativa quella di questo passo per i giovani maturandi di quest'anno dettata forse dalla volontà di richiamare l'attenzione di quelli che avranno saputo superare le asperità del testo sulla necessità di mantenere viva la curiosità di fronte alle piccole realtà che possono guidare alla scoperta dell'universale. 

Prof. Mauro Messi
Liceo Celeri di Lovere

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