Rifondazione Comunista sulla Fornero:
«Manifestazione combattiva»

«A Bergamo si è capito che quello che la Fornero sta combinando non rimarrà senza conseguenze, anche perché oggi ad essere contestata non è stata solo la ministra ma anche i leader sindacali». Lo dichiara la sezione bergamasca di Rifondazione.

«La manifestazione in centro città organizzata per "accogliere" il ministro Elsa Fornero, ospite all'assemblea di Federmeccanica, ha raccolto centinaia di manifestanti delle Rsu della Same di Treviglio e di altre fabbriche, dei sindacati di base e di Rifondazione Comunista e del centro sociale Paci Paciana che contestavano le politiche del governo Monti. La manifestazione è stata molto combattiva». A dichiararlo è Rifondazione Comunista che rilascia un documento dopo il pomeriggio di contestazione sul Sentierone.

«A Bergamo si è capito che quello che la Fornero sta combinando non rimarrà senza conseguenze, anche perché oggi ad essere contestata non è stata solo la ministra ma anche i leader sindacali. Rifondazione Comunista concorda con la proposta lanciata dal segretario nazionale della Fiom Landini, che - qualora dovesse passare la modifica dell'articolo 18 - si debba promuovere una raccolta firme per un referendum abrogativo organizzando ovunque comitati referendari unitari».

«Rifondazione Comunista raccoglie la richiesta fatta a grande voce dai dimostranti che hanno sostenuto la necessità di giungere a uno sciopero generale in tempi brevi contro le politiche economiche e del lavoro del governo Monti - continua la dichiarazione del partito bergamasco -. Infatti la riforma delle pensioni ci condanna a un ergastolo dentro alle fabbriche e lascia per strada centinaia di migliaia di “esodati” e giovani disoccupati. La riforma del mercato del lavoro fa a pezzi l'art.18 consegnandoci al ricatto dei padroni. Né per l'una né per l'altra Cgil Cisl e Uil sono state in grado di confermare lo sciopero generale che si erano impegnate a indire sollevando le proteste della piazza».

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