La Scientifica scova a Pedrengo
le impronte dell'aggressore

L'uomo che, nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, ha accoltellato i fratelli Marco ed Erika Bergamelli nella loro villetta di Pedrengo potrebbe avere le ore contate. Gli investigatori della Scientifica infatti hanno trovato numerose tracce dell'aggressore.

L'uomo che, nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, ha accoltellato i fratelli Marco ed Erika Bergamelli nella loro villetta di Pedrengo potrebbe avere le ore contate. Gli investigatori della Scientifica infatti hanno trovato numerose tracce dell'aggressore: oltre al cappellino con visiera che ha perso nella fuga, anche numerose impronte digitali.

«Si è appoggiato sugli antoni della portafinestra della camera da letto al primo piano - racconta l'avvocato della famiglia, Gianfranco Ceci -, sui vetri e ha lasciato anche un'impronta insanguinata sull'interruttore della cucina al piano terra, che ha premuto per accendere la luce e uscire dalla porta d'ingresso».

I rilievi nella villetta a schiera di via Mai sono stati lunghi e meticolosi: cominciati nella notte, sono proseguiti fino alle 17 di venerdì. «So che gli inquirenti se ne sono andati soddisfatti – precisa Ceci – probabilmente controllando le impronte all'Afis hanno visto che l'aggressore era già schedato e quindi è già stato identificato. La famiglia è ottimista, anche se è ancora sotto choc per l'accaduto. Siamo fiduciosi che le indagini portino presto a catturare il colpevole: le perquisizioni dei carabinieri vanno proprio in questo senso, si vede che hanno già le idee chiare su chi e cosa cercare».

Perquisizioni che riguardano anche l'omicidio di Sabaudin Bregu, l'albanese ucciso con 15 coltellate la stessa notte, ma ritrovato solo alle 15 di venerdì a Campagnola. «Non sappiamo ancora se ci sia un collegamento tra i due episodi», chiarisce Ceci.

Marco Bergamelli, colpito con 7 coltellate, operato d'urgenza la stessa notte dell'aggressione e ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Bolognini di Seriate, domenica è stato trasferito in Chirurgia. Le sue condizioni sono sempre gravi, seppure in miglioramento.

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