Bergamo Capitale della Cultura?
«C'è indifferenza fra i cittadini»

Martedì 26 giugno al Mutuo Soccorso di via Zambonate si terrà un incontro della Lista Civica Bruni dal titolo «Bergamo, Capitale Europea della Cultura 2019?» a cui parteciperanno Roberto Bruni, Nadia Ghisalberti, Enrico Fusi e Roberto Spagnolo.

Martedì 26 giugno alle ore 21, al Mutuo Soccorso di via Zambonate 33 si terrà un incontro pubblico organizzato dalla Lista Civica Bruni dal titolo «Bergamo, Capitale Europea della Cultura 2019?» a cui parteciperanno Roberto Bruni, Nadia Ghisalberti, Enrico Fusi e Roberto Spagnolo. L'ingresso è libero.

Perchè un incontro su Bergamo Capitale della Cultura?
«C'è molta freddezza e indifferenza da parte dei cittadini su quella che potrebbe essere una opportunità straordinaria per la nostra città - spiegano gli organizzatori -. Fino ad oggi l'amministrazione Tentorio ha gestito il percorso della candidatura nelle proprie chiuse stanze: incontri di facciata, conferenze stampa, annunci, senza preoccuparsi invece di coinvolgere i cittadini in quello che doveva diventare un progetto comune, dove le energie del mondo culturale, artistico, economico, sociale, giovanile discutessero su quella che poteva essere un' idea vincente capace di competere con altre 17 concorrenti. Molte altre città stanno lavorando seriamente sulla candidatura, costituendo strutture autonome, tessendo reti sul territorio, valorizzando la storia millenaria per guardare al futuro in chiave europea».

«Bergamo sarà in grado di farlo? - si chiedono gli esponenti della Lista Bruni -. C'è molto tempo da recuperare avendo perso almeno 2 anni e non avendo saputo sfruttare quanto già fatto negli anni precedenti in termini di cultura e apertura all'Europa: “Bergamo si fa bella” e il recupero di tanti contenitori storici, la costruzione dell'Urban Center, l'inserimento nel piano di governo del territorio del nuovo polo culturale sfruttando il recupero della Montelungo, l'aver ospitato il Forum europeo della società civile».

«L'incontro - concludono - vuole raccontare il significato della candidatura, cosa chiede l'Europa ad un città per concederle il titolo di Capitale della Cultura, analizzare quanto l'Amministrazione Tentorio ha fatto e non fatto finora in rapporto anche alle altre candidate. Ma vuole anche sottolineare i troppi errori di gestione dell'operazione candidatura e suggerire una proposta di metodo per provare a rimanere ancora in gioco. Il tempo sta per scadere».

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