La Regione: 249 appalti
in dieci anni alla Locatelli

Il tabellino segna 249 appalti «in 10 anni». Che in realtà sarebbero 12, considerato che i primi risalgono al 2000. Numeri che per il consigliere regionale Gabriele Sola (Idv) «confermano lo strapotere della Locatelli anche negli appalti d'interesse nazionale».

Il tabellino segna 249 appalti «in 10 anni». Che in realtà sarebbero 12, considerato che i primi risalgono al 2000. Numeri che per il consigliere regionale Gabriele Sola (Idv) «confermano lo strapotere della Locatelli anche negli appalti d'interesse nazionale».

Appalti che vanno ad aggiungersi «ai 108 (che in realtà erano 112, ndr) ed agli 86 subappalti locali già noti». Dati contenuti nella risposta che l'assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, ha dato alla nuova interrogazione di Italia dei Valori in merito al gruppo di Grumello del Monte e alla sua presenza in Lombardia.

«Una fotografia utile ad evidenziare come negli ultimi anni vi siano state realtà imprenditoriali in grado di esercitare un autentico monopolio sulle opere pubbliche nella nostra regione», spiega Sola. In pratica, la risposta di Cattaneo è un'integrazione a quella dell'Osservatorio regionale dei contratti pubblici, che non contemplava opere di interesse nazionale. È il caso di Brebemi, Pedemontana e Tem, ma anche degli appalti dell'Anas.

Nel mazzo ci sono anche numerosi appalti di Palafrizzoni, molti assegnati ad altre imprese e poi subappaltati al gruppo di Grumello del Monte. Alcuni dei quali furono oggetto dell'inchiesta che coinvolse la Locatelli e altre grosse imprese, accusate di aver costituito un vero e proprio «cartello» per controllare e spartirsi opere. Soprattutto di manutenzione stradale. In primo grado ci furono numerose condanne, ma in appello si arrivò all'assoluzione per intervenuta prescrizione.

«Spetterà ai magistrati definire se, come sospettato, questi fenomeni siano stati oliati da eventuali tangenti ma di certo sono numeri che fanno riflettere» sottolinea Sola. «Risultano infatti 55 i siti, definiti di "interesse sovraregionale e/o nazionale", che insistono del tutto o in parte sul territorio lombardo e che hanno visto l'intervento della Locatelli. Alcuni di questi erano relativi ad edifici sensibili, il che impone una particolare attenzione riguardo all'appropriatezza dei materiali utilizzati».

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