Operato, ma non rischia la vita
il maresciallo ferito in Afghanistan

Poche parole sorrette da un filo d'ottimismo e dalla forza di una madre che protegge sua figlia. A raccontare le lunghe ore d'attesa e di preoccupazione è la suocera di Dario Cristinelli, 37 anni, il maresciallo capo ferito in Afghanistan. È fuori pericolo.

La voce gentile, tipica della cordialità toscana. Poche parole sorrette da un filo d'ottimismo e dalla forza di una madre che protegge sua figlia. A raccontare le lunghe ore d'attesa e di preoccupazione è la suocera di Dario Cristinelli, 37 anni, il maresciallo capo dei carabinieri originario di Castro, ferito nell'attentato terroristico di lunedì mattina in Afghanistan.

La signora Ricotti è accanto alla figlia Martina che abita con il carabiniere e il loro bimbo di 3 anni a San Lorenzo alle Corti, una piccola frazione di Cascina (Pi). Con estrema calma racconta la situazione difficile che sta affrontando la sua famiglia.

«Non potete immaginare quanto siamo scossi – ha detto –, è stata una disgrazia terribile e per noi sono momenti di tensione continua che vogliamo vivere in intimità, lontano dai riflettori. Mia figlia Martina è molto spaventata e chiaramente in apprensione per suo marito. Stamattina (leggi ieri, ndr) ha trovato la forza di andare al lavoro, anche per distrarsi. Per lei non è facile, in più con una gravidanza in corso deve stare attenta. È una donna forte, il suo compito ora è attendere e stare serena, per il bene di suo figlio e per la salute del bimbo che aspetta».

Nell'attentato ad Adraskan, nella provincia occidentale di Herat, in un campo di addestramento della polizia afghana, ha perso la vita il carabiniere scelto Manuele Braj, mentre sono stati feriti gravemente il maresciallo capo Dario Cristinelli e il carabiniere scelto Emiliano Asta.

Continua la signora Ricotti: «Dario è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico a un braccio e alle gambe, non è in pericolo di vita, ma non sappiamo quando decideranno di rimpatriarlo. Sono ore interminabili, ci auguriamo che tutto finisca presto e bene».

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