Tutti i gruppi Ana bergamaschi
per l'addio al generale Carrara

C'erano praticamente tutti i gruppi bergamaschi dell'Ana, più di duecento gagliardetti, mercoledì 27 giugno a Boccaleone per l'addio al generale Elio Carrara, morto sabato 23 in Calabria per un malore durante il bagno. Per gli alpini il generale è sempre stato un punto di riferimento.

C'erano praticamente tutti i sezioni bergamaschi dell'Ana, più di duecento gagliardetti, mercoledì 27 giugno a Boccaleone per l'addio al generale Elio Carrara, morto sabato 23 in Calabria per un malore durante il bagno. Per gli alpini il generale è sempre stato un punto di riferimento.

Il funerale è stato contraddistinto da un corteo lunghissimo di penne nere che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza e il loro affetto per il generale Carrara che aveva svolto servizio in quattro brigate alpine: prima nella Julia, poi come comandante del gruppo artiglieria da montagna «Bergamo» a Silandro, successivamente in qualità di capo di stato maggiore della brigata alpina «Cadore» a Belluno e dell'«Orobica» a Merano. E della «Orobica», tanto cara ai bergamaschi, Carrara era stato il penultimo comandante prima del suo scioglimento.

Nato a Palazzolo sull'Oglio nel 1936, Carrara si sentiva bergamasco a tutti gli effetti visto che entrambi i genitori erano di Albino, e a Bergamo abitava nel quartiere di Boccaleone con la moglie Luisa sposata nel 1973, da cui aveva avuto tre figli.

Non c'erano soltanto alpini bergamaschi. Si è notata anche la presenza delle sezioni di Brescia, Milano, Lecco, Salò, Varese e Conegliano. Naturalmente c'era il presidente della sezione Ana di Bergamo, Carlo Macalli, e due suoi predecessori come Antonio Sarti e Gianni Carobbio.

Con loro una rappresentanza di tutte le associazioni d'arma in congedo e in armi. Ha partecipato pure il comandante provinciale dei carabinieri, Roberto Tortorella, anche perché un figlio del generale Carrara è nell'Arma. Per il Comune c'era il vicesindaco Gianfranco Ceci, per la Provincia l'assessore Fausto Carrara, per la Regione Carlo Saffioti, vicepresidente del Consiglio.

Chiesa parrocchiale gremitissima. Nella sua omelia, il parroco, don Giuseppe Rossi, ha ricordato il generale Carrara come «un uomo attento osservatore della legge di Dio e degli uomini, una persona rispettosa dei valori della legalità, valori che non sono molto popolari attualmente» sottolineando le sue opere di bene in favore della comunità di Boccaleone.

Macalli ha evidenziato con commozione lo spirito di servizio e la fermezza di Carrara salutandolo con un «ciao generale». Sarti ha sottolineato l'inevitabile clima di tristezza per la sua morte ricordandolo come «un amico vero, sincero e leale». Il figlio Vittorio ha ringraziato gli alpini, «la seconda famiglia per mio padre». Anche la sorella Milena ha letto un messaggio di ricordo.

Durante la benedizione della bara, è stato suonato il silenzio, mentre il coro alpino della Valle Cavallina ha scandito i momenti più toccanti del funerale.




© RIPRODUZIONE RISERVATA