Pendolari, continua l'odissea
La carrozza fuma, caldo infernale

Aria condizionata «fantasma», sporcizia, puzza di bruciato e persino la pioggia. I pendolari bergamaschi raccontano la loro «Odissea» sui treni regionali. Esasperati, c'è chi ha iniziato a optare per i viaggi in autobus. O a rimettersi alla guida della propria auto.

Aria condizionata «fantasma», sporcizia, puzza di bruciato e persino la pioggia. I pendolari bergamaschi raccontano la loro «Odissea» sui treni regionali. Esasperati, c'è chi ha iniziato a optare per i viaggi in autobus. O chi ha persino scelto di mettersi alla guida della propria automobile.

E, come ha spiegato Salvatore Vassallo, del Comitato pendolari Bergamo, «è difficile farci ascoltare, in passato ci sono stati un paio di incontri tra noi, la Regione e la direzione di Trenord. Ora l'assessore Cattaneo preferisce le riunioni con tutte le rappresentanze delle varie province insieme, con i vari problemi che ci sono, e spesso si assiste solo al racconto suo e di Trenord di quanto di bello è stato fatto e i progetti per il futuro».

Il problema dell'aria condizionata, con il caldo ormai insistente, non è una questione da poco. Salvatore Vassallo, pendolare dal 1988, racconta «l'ultimo» viaggio (fatto ieri sul regionale delle 8.02). Caldo nella seconda carrozza, si accomoda nella prima.

Ma anche qui la sorpresa: «Dopo Verdello - racconta - una spaventosa puzza di bruciato si diffonde per il vagone costringendo più persone a coprirsi il volto per poter respirare. Dopo 10 minuti sparisce, e si ripresenta all'altezza di Pioltello». E non è finita: arrivato a Lambrate si dirige verso la porta ma «un ragazzo mi segnala che è impossibile scendere da quella parte perché nel corridoio piove. E non piove poco». E ha tuonato, ricordando che esiste anche il problema dei parcheggi: «Assessore Cattaneo, amministratore Biesuz svegliatevi! I pendolari sono stanchi».

Non meno critica Daniela Ubiali che ha ricordato come, in estate, «per chi viaggia sui treni regionali questo è forse il periodo più gramo dell'anno. A parte rarissime eccezioni, l'aria condizionata è inesistente, quasi sempre fuori uso». La donna racconta i «parametri» del viaggio del «pendolare versione estiva»: temperatura di almeno 35 gradi, umidità del 90 per cento, aria irrespirabile e «quel peculiare fenomeno dell'incollamento al sedile».

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