Romeno ucciso, sparo da 20 metri
La guardia: «Buio, non l'ho visto»

«C'era troppo buio, non mi sono accorto di aver colpito una persona». Si è giustificato così con i carabinieri, nelle ore immediatamente successive al fatto, Oscar Lombardoni, la guardia giurata di Zanica, che l'altra notte ha sparato e ucciso un ladro romeno.

«C'era troppo buio, non mi sono accorto di aver colpito una persona». Si è giustificato così con i carabinieri, nelle ore immediatamente successive al fatto, Oscar Lombardoni, la guardia giurata di 57 anni, di Zanica, che l'altra notte ha sparato e ucciso un romeno di 28 anni sorpreso a rubare, con tre complici, al centro commerciale Bennet di Albano Sant'Alessandro.

Una versione che - stando alle indiscrezioni, essendo il riserbo totale sulle indagini - potrebbe anche essere verosimile, visto che, in effetti, venti minuti prima dell'una della notte tra martedì e mercoledì il piazzale del centro commerciale dell'ex Ca' Longa era avvolto dall'oscurità.

Dopo aver reso, come si dice in gergo, dichiarazioni spontanee ai carabinieri (e dunque senza la presenza di un avvocato), nelle prossime ore il vigilante della Polnotte sarà nuovamente interrogato dal pubblico ministero titolare dell'indagine, Franco Bettini, alla presenza del suo legale.

Intanto è emerso che, dai rilievi tecnici effettuati dalla Scientifica dei carabinieri, Lombardoni avrebbe sparato da una distanza di circa venti metri, colpendo alla testa il ventottenne romeno e uccidendolo sul colpo. Dopodiché la guardia giurata, senza essersi accorto di quello che era accaduto, avrebbe continuato il suo giro di perlustrazione

La guardia - che è indagata per omicidio preterintenzionale - ha riportato ferite a due dita di una mano: si tratterebbe, in effetti, di contusioni compatibili con il colpo inferto da un sasso. Lombardoni ha infatti raccontato che, sceso dall'auto, si è trovato di fronte i quattro malviventi e, per difendersi, avrebbe alzato le mani, venendo appunto colpito.

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