Mai e Donizetti da salvare:
un tesoro, serve un «patto»

La loro parte, per tutelare i beni artistici e architettonici di Bergamo, l'hanno sempre fatta. E sono pronti a non tirarsi indietro neppure nel caso della biblioteca Angelo Mai. Fondazioni, banche e imprenditori si dicono pronti a intervenire: aspettano proposte.

La loro parte, per tutelare i beni artistici e architettonici di Bergamo, l'hanno sempre fatta. E sono pronti a non tirarsi indietro neppure nel caso della biblioteca Angelo Mai. Fondazioni, banche e imprenditori in questi anni hanno sostenuto interventi di tutela di opere di interesse artistico e storico, con un'attenzione ai «contenitori» ma anche ai «contenuti», sostenendo ciòè ricerca ed eventi.

I tempi, aggiungono, sono delicati, e le priorità oggi guardano all'ambito sociale, ma davanti a una proposta (che sembrerebbe non essere arrivata), tutti sono pronti a valutarla attentamente. E c'è chi è pronto a siglare un «patto» per la Mai aprendo un Fondo ad hoc a partecipazione allargata.

«I tempi sono complicati – ammette subito Emilio Zanetti, presidente del Consiglio di gestione di Ubi Banca – ma la Fondazione Banca popolare di Bergamo onlus ormai ha 20 anni è nata proprio per dare una testimonianza di una presenza attiva e diffusa sul territorio a tutela dei beni culturali, storici, architettonici e religiosi»

Confindustria Bergamo, come conferma il presidente Carlo Mazzoleni, «ha attivato soprattutto azioni di valorizzazione dei talenti. Sulla Mai l'attenzione e la sensibilità non mancano e negli organi direttivi valuteremo possibili azioni di sostegno».

Anche per Cesare Zonca, presidente del Credito bergamasco, la biblioteca Angelo Mai ha un valore inestimabile per la città e «si cercherà di fare tutti gli sforzi possibili». Brembo dice: «Non abbiamo nessuna proposta sul tavolo da esaminare».

Monsignor Lucio Carminati, delegato vescovile per le attività economiche, sottolinea come la Curia sia costantemente impegnata nella tutela dei beni religiosi che hanno anche un grande valore storico e artistico: gli ultimi in ordine di tempo il Duomo e il monastero di San Paolo d'Argon.

Carlo Vimercati, presidente della Fondazione della comunità bergamasca sottolinea che solo nell'ultimo anno, l'impegno a tutela di beni storici e religiosi è stato di 700 mila euro. «Siamo pronti – rilancia – ad aprire un Fondo per raccogliere tutti i donors che intendono salvare la Mai e il Donizetti».

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