Via libera al piano forestale
Sotto tutela quasi 75 mila ettari

La Giunta provinciale del 2 luglio 2012, su proposta dell'assessore all'Urbanistica Enrico Piccinelli, ha adottato in via definitiva il Piano di indirizzo forestale (Pif) della Provincia di Bergamo. Ora il Piano dovrà passare dal Consiglio provinciale per la sua approvazione.

La Giunta provinciale del 2 luglio 2012, su proposta dell'assessore all'Urbanistica Enrico Piccinelli, ha adottato in via definitiva il Piano di indirizzo forestale (Pif) della Provincia di Bergamo. Ora il Piano dovrà passare dal Consiglio provinciale per la sua approvazione.

Secondo la legge regionale 31/2008, i soggetti che devono predisporre i Pif sono le Province, le Comunità montane e i Parchi regionali. Per la provincia di Bergamo gli enti competenti sono quindi le 5 Comunità montane (Valle Imagna, Valle Brembana, Valle Seriana, Valle di Scalve e quella dei Laghi Bergamaschi), i 5 Parchi regionali (Delle Orobie, Dei Colli di Bergamo, dell'Oglio Nord,  del Serio, Adda Nord) e l'Amministrazione provinciale per il territorio al di fuori delle Comunità montane e dei Parchi.

"Si tratta di un piano di settore previsto dal PTCP - Piano territoriale di coordinamento provinciale, che fornisce indirizzi ai 105 Comuni bergamaschi interessati dallo stesso Piano per la gestione del territorio forestale", spiega l'assessore Piccinelli.

Il Piano si configura come strumento di raccordo tra la pianificazione forestale e la pianificazione territoriale, di supporto per la definizione delle priorità nell'erogazione di incentivi e contributi e per l'individuazione delle attività selvicolturali da svolgere. Inoltre, in relazione alle caratteristiche dei territori, definisce le aree in cui la trasformazione può essere autorizzata, stabilisce tipologie, caratteristiche qualitative e quantitative e la localizzazione dei relativi interventi compensativi.

Nei riguardi dei Pgt comunali il Pif assume valenza di indirizzo per quanto riguarda le attività selvicolturali e la gestione dei terreni soggetti a vincolo idrogeologico. Relativamente alle delimitazioni delle superfici a bosco e le prescrizioni sulla trasformazione del bosco, il Pif costituisce variante agli strumenti urbanistici vigenti. Pertanto, secondo la legge regionale 12/ 2005, tutti i Pif predisposti dovranno essere approvati dal Consiglio provinciale quali Piani di settore del Ptcp.


Gli ettari interessati dal Piano di indirizzo forestale sono 74.373

Il Pif adottato dalla Giunta odierna incide direttamente sul territorio di 105 Amministrazioni comunali che, a loro volta ricomprendono 9 Parchi di interesse sovracomunale (Plis), e si relaziona all'esterno con 5 Comunità montane, 4 Parchi regionali, 1 Riserva naturale e 4 Province limitrofe. Il territorio coinvolto nello studio del Pif ha una superficie di 74.373 ettari, corrispondente al 27% dell'intera superficie provinciale:

Superficie provinciale                              ha 274.963
Compresa nelle comunità montane        ha 189.322
Compresa nei Parchi                               ha 11.268
Superficie interessata dal PIF                 ha 74.373

Sulla superficie interessata dal Pif sono stati rilevati complessivamente 3.367,6 ettari di boschi che sono distribuiti per il 65% sulle aree collinari e pedemontane.

Oltre ai boschi definiti secondo la normativa regionale, sono stati rilevati anche i sistemi verdi (filari, siepi, fasce o macchie alberate), formazioni lineari che marcano ampi tratti del territorio, costituite in modo esclusivo o prevalente da vegetazione legnosa sia arborea che arbustiva.
In totale sono stati rilevati 2.745,5 km di sistemi verdi.
Il PIF ha una validità di 15 anni dalla data di approvazione.

Dopo che il Pif sarà approvato dal Consiglio provinciale, la Provincia appronterà l'albo delle opportunità di compensazioni forestali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA