Il «fondo affitti» è in ritardo:
errori in 4 pratiche su 10

Quattro domande su dieci non vanno bene. E il Fondo sostegno affitti non decolla. O, meglio: una buona parte dei soldi a disposizione è ferma ai blocchi di partenza, in attesa che gli uffici comunali competenti completino l'esame di tutte le domande pervenute.

Quattro domande su dieci non vanno bene. E il Fondo sostegno affitti non decolla. O, meglio: una buona parte dei soldi a disposizione è ferma ai blocchi di partenza, in attesa che gli uffici comunali competenti completino l'esame di tutte le domande pervenute a Palazzo Frizzoni e soprattutto in attesa che molte delle domande già esaminate, vengano riconsiderate perché presentano «criticità».

Questa è la situazione che emerge dai dati forniti dagli uffici comunali, anche in seguito all'allarme lanciato dai sindacati degli inquilini, secondo i quali ci sono troppi ritardi proprio nell'erogazione del fondo 2011.

«Da noi – dice ad esempio Roberto Bertola, responsabile del Sicet Cisl di Bergamo – più del 50% delle persone che hanno fatto richiesta è tornato a chiedere come mai il fondo non fosse stato ancora erogato. Ci risulta – continua – che il Comune quest'anno stia controllando con particolare attenzione tutte le domande e questo produce ritardi, mentre l'erogazione del fondo andava fatta in tempi celeri. Certo, i controlli sono importanti e positivi, soprattutto se servono ad una maggiore inclusione, cioè a permettere a quante più famiglie possibile di accedere ai sostegni. La logica dovrebbe essere sempre quella di andare incontro a chi ha bisogno...».

Sulla stessa linea d'onda il segretario del Sunia Cgil di Bergamo, Pietro Roberti: «I controlli sono comprensibili, anche perché il Comune, dopo quello che è accaduto con l'ufficio alloggi, è certo interessato ad avere le procedure più trasparenti possibili. Però bisogna stare attenti a fermare le domande».

Tutto su L'Eco di Bergamo del 3 luglio

© RIPRODUZIONE RISERVATA