Isnenghi: Per il Donizetti e la Mai?
Sveglia, servono provvedimenti

«Dal 1982 sapevamo che i libri della Biblioteca Mai erano troppi e che era necessaria la costruzione di un magazzino. Si scava dietro il palazzo, ma si trovano i resti romani, lasciati poi al degrado e all'abbandono». Lo ha detto Mirko Isnenghi.

«Dal 1982 sapevamo che i libri della Biblioteca Mai erano troppi e che era necessaria la costruzione di un magazzino. Detto fatto. Si scava dietro il palazzo per farne uno nuovo con tanto di costosi progetti e lavori, ma si trovano i resti romani, lasciati poi al degrado e all'abbandono». Lo dice Mirko Isnenghi candidato sindacato del Comune di Bergamo.

«Da quel tempo cosa si è fatto? - si chiede Isnenghi -. Ci si stupisce dopo 30 anni che gli spazi siano pochi. Lascio ai cittadini la stessa mia perplessità. Da anni, noi frequentatori del Teatro Donizetti, vediamo macchie di umidità nel soffitto. Oggi si scopre che ci sono infiltrazioni. La stessa Biblioteca Mai rischia crolli. Alla manutenzione doverosa delle opere pubbliche di Bergamo, si è preferito interventi di immagine quali il Teatro Creberg, dimostratosi non adatto alla situazione, voluto dalla Giunta Veneziani (dove l'attuale Sindaco era Vice dello stesso), infatti oggi si preventiva una spesa di 1,500,000 Euro per insonorizzarlo, senza trovare, o voler trovare, i responsabili di una spesa a suo tempo sostanziosa ma non adeguata».

«Oggi si piange per il patto di stabilità che non ci permette di utilizzare i 92,000,000 d'euro che abbiamo in cassa - aggiunge Isnenghi - Vero. Mi domando perché non sono stati utilizzati quando si poteva farlo? Che senso aveva tenere sotto la mattonella tanto ben di Dio e non provvedere alle necessarie manutenzioni? Questa è la dimostrazione che né le giunte di sinistra né quelle di destra, sono state in grado di ben amministrare la città. E' inutile che si ripropongano alla sua guida, la storia e, prima di essa, i fatti, dimostrano la loro inefficienza. Quando dissi che vi era bisogno di un nuovo Rinascimento di Bergamo, quando facevo, e faccio, appello a cittadini di buona volontà e saggezza per il rilancio di questa Bergamo, intendevo e intendo questo. E' inutile piangere sulla situazione disastrosa dei nostri monumenti. Bisogna prendere provvedimenti».

«E' sconcertante, ma positivo per il futuro, che un Presidente di 27 anni, Daniele Lussana, della Circoscrizione 3 di Bergamo, arrivi a suggerire l'ovvio, cioè utilizzare il Palazzo Suardi per la Mai, con nuovi spazi e nuova distribuzione dei pesi senza farsi abbagliare dalla facile vendita dello stesso, per poi piangerne la perdita e la mancanza cronica degli spazi per la nostra maggiore Biblioteca. Sembra che la nostra Amministrazione sia entrata in un vortice imprigionate. Un vortice di responsabilità, di ritardi e…Non vorrei che questo vortice porti ad un immobilismo che già si avverte da tempo, con gravi danni per tutti noi bergamaschi. Un ultimo appello. Sveglia. Bergamo ha bisogno di idee e interventi mirati, coraggio, lo stesso coraggio che ebbero in momenti difficili nel passato grandi e lungimiranti nostri amministratori».

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