Ospedale, subappaltatori in rivolta:
«O pagano o qui non si entra»

«Se non ci pagano l'ospedale non apre. La Dec sta per fallire? Tocca ai Riuniti intervenire: siamo in tanti, pronti a presidiare alla Trucca. Lì non entra nessuno, se non ci danno il dovuto». Sono agguerriti gli imprenditori, che ora hano deciso di mobilitarsi.

«Se non ci pagano l'ospedale non apre. La Dec sta per fallire? Bene, tocca ai Riuniti intervenire: siamo in tanti, pronti a presidiare alla Trucca. Lì non entra nessuno, se non ci danno il dovuto». Sono agguerriti gli imprenditori bergamaschi e no (sono una decina in tutto, alcuni di Palermo, altri emiliani, altri genovesi) che hanno lavorato in subappalto della Dec al cantiere del nuovo ospedale e dopo lunghe attese (c'è chi non vede le spettanze dal 2010) ha deciso di mobilitarsi.

Si sono riuniti già due volte, alcuni di loro hanno, singolarmente, già presentato ingiunzione in tribunale a Bari contro la Dec, e ora si sono organizzati in un comitato, con un blog (l'indirizzo è http://ospedale-bg.blogspot.it/) per chiamare a raccolta quanti si trovino nella stessa situazione.

Scrivono: «Sei stato danneggiato direttamente o indirettamente dall'appalto per la costruzione del nuovo ospedale? Iscriviti e aderisci alla nostra protesta! Questa situazione di disagio coinvolge dipendenti, piccole e medie imprese, aziende, ristoratori e tutto l'indotto dell'appalto, fai sentire la tua voce».

Dopo il blog hanno deciso di annunciare la mobilitazione: «Mantenendo l'anonimato perché nell'incertezza sui destini della Dec non è conveniente per noi», spiegano. Ammonterebbero ad almeno 10 milioni le spettanze che la Dec deve alla decina di ditte che si sono mobilitate. E l'Azienda Ospedali Riuniti ha già fatto sapere che, pur disponibile al confronto, per norme e contratti sottoscritti non può sostituirsi all'azienda appaltatrice.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 5 luglio

© RIPRODUZIONE RISERVATA