Calderoli: «Tentano di dividerci
ma non cadremo nel tranello»

«Tentativo fin troppo evidente di creare una frattura tra Bossi e Maroni e quindi nella Lega». Roberto Calderoli commenta così il presunto siluro lanciato  a Maroni da Bossi. In un'intervista ha detto: «Sono ancora il capo, io sono qui da sempre».

«Il tentativo fin troppo evidente da parte dei media e dei loro mandanti di creare una frattura tra Bossi e Maroni e quindi nella Lega e la ripresa della pubblicazione di intercettazioni telefoniche finalizzate a screditare la Lega e i suoi componenti, testimoniano l'ennesimo tentativo di voler fermare una Lega in forte ripresa nei sondaggi e nei consensi».

Lo dice l'ex ministro Roberto Calderoli, responsabile organizzativo federale e responsabile del Territorio per la Lega Nord dopo il presunto siluro lanciato da Bossi a Maroni. Il senatur, in un'intervista al Fatto Quotidiano ha detto: «Sono ancora il capo, io sono qui da sempre, abbiamo cambiato la storia, mi ascoltano»,

«L'essere tornati a superare il 7% nei sondaggi - dice Calderoni, che getta acqua sul fuoco - è andato evidentemente di traverso a qualcuno. Non riusciranno a fermarci perchè la Lega è unita e nessuno di noi, dai massimi vertici fino ai sostenitori, deve cadere nel tranello di questi illusionisti».

«Abbiamo fatto un congresso - dice l'ex ministro -, abbiamo un segretario e un presidente, i cui ruoli sono definiti da un statuto approvato all'unanimità. Pensiamo a fare la rivoluzione, a risolvere la questione settentrionale e a liberare il Nord, tutto il resto sono balle».

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