Bersagliato da multe e tasse:
«Le ho già pagate: lascio l'Italia»

Contravvenzioni da saldare dopo 15 anni, l'invito a pagare il bollo dell'auto rubata alla moglie da 11 anni. Equitalia gli recapita l'Irpef su un'intera proprietà, sua invece a metà. Così ha pensato di «cacciarsi» dall'Italia di sua spontanea volontà.

Due contravvenzioni da saldare dopo 15 anni, l'invito a pagare il bollo dell'auto rubata alla moglie 11 anni prima ed Equitalia che gli recapita l'Irpef su un'intera proprietà che invece detiene a metà col fratello.

Si sente preso in giro l'italo-greco Mario Gerakis, 52 anni, gestore con la moglie del caffè-ristorante «Al D.» di Treviglio, cacciato dalla Libia con la famiglia nel 1970 dal colonnello Gheddafi e ora intenzionato a «cacciarsi» di sua spontanea volontà dall'Italia, per sfuggire a una realtà dove, dice, «non c'è alcuna certezza del diritto».

Il ristoratore è esasperato per quanto è accaduto nell'ultimo mese: «Mi sono arrivate due multe prese con la mia Golf a Firenze nel febbraio 1997 e che sono sicuro di avere pagato, lievitate ora a 300 euro con interessi e spese varie. Ho affidato tutto al mio legale la pratica, anche se è assurdo che dimostri di essere in regola per gli errori altrui».

Non bastasse, la moglie Simona Gualtieri si è vista arrivare un pagamento di 260 euro relativo al bollo 2008 della sua fuoristrada: «Se non fosse che la Range Rover le era stata rubata nel 1997 a Dalmine e il furto regolarmente denunciato».

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