Torna il mito della Lambretta
Prodotta dalla Motom a Ghisalba

Se la Lambretta, che spopolava negli anni Cinquanta e Sessanta, vi è rimasta nel cuore, sappiate che da qualche mese il popolare scooter nato a Milano, vicino al Lambro (da cui il nome), è stato riportato a nuova vita. Ed è assemblato a Ghisalba.

Se la Lambretta, che spopolava negli anni Cinquanta e Sessanta, vi è rimasta nel cuore, sappiate che da qualche mese il popolare scooter nato a Milano, vicino al Lambro (da cui il nome), e quindi prodotto in Italia sino al 1971 e per qualche altro anno in India con un'altra denominazione, è stato riportato a nuova vita grazie ad Alessandro Tartarini (figlio del padre della Italjet, Leopoldo) che l'ha ridisegnato ed alla Motom Spa che ha deciso di rilanciarlo, consapevole di poter contare su un vasta schiera di appassionati che l'hanno apprezzato e mai dimenticato.

L'operazione ha anche un importante risvolto sul territorio e sull'economia produttiva bergamasca in quanto la due ruote viene assemblata nel nuovo stabilimento di Ghisalba - situato in via Ciurlina e guidato da Angelo Abati - struttura operativa dalla scorsa primavera e che fornisce lavoro ad alcune decine di persone.

Il concessionario unico per la provincia di Bergamo è Motorama, ad Azzano San Paolo, dove è possibile ammirare e provare il modello 125 LN, che ricalca quello glorioso del passato senza però scendere a compromessi in fatto di ecologia e sicurezza.

Ecco quindi il motore 4 tempi omologato Euro 3, un efficace freno a disco anteriore, un telaio moderno con sospensioni irrobustite, la livrea bicolore, con cinque diverse combinazioni cromatiche, tutte gradevoli. A fine mese il 125 sarà poi affiancato dal fratello maggiore 150 mentre a ottobre lo schieramento si completerà con il piccolo 50. Per il futuro, poi, non si esclude anche il rilancio del «Lui», altro scooter Innocenti mito del passato.

Il motostore sarà aperto dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. La Lambretta nacque nel 1947, negli stabilimenti milanesi della Innocenti, il padre era Ferdinando Innocenti. Per lunghi anni se nella musica c'erano i Beatles e i Rolling Stones tra gli scooter c'erano la Vespa e la Lambretta.

Come la rivale, la Lambretta montava un motore 2 tempi funzionante a miscela di benzina e olio, con tre marce e cilindrata compresa tra 49 e 198. La differenza stava nel telaio: nella Vespa era costituito da un solo pezzo, nella Lambretta la struttura era tubolare e più rigida, sulla quale veniva assemblata la carrozzeria.

La nuova Lambretta Motom ha colpito anche il grande campione del passato Tullio Masserini che proprio in sella a un mezzo simile, un 200 di cilindrata appositamente preparato, ha scritto alcune delle più belle pagine del suo ricco palmares, su tutte le due vittorie assolute ai Motogiro d'Italia edizione '67 e edizione '69.

«Esteticamente mi è sembrata davvero riuscita, mi ricorda quella, adattata alle competizioni, che usavo io e che domenica rispolvererò in quanto mi hanno invitato al raduno Gilera in programma al Monte Ghisallo, nel Comasco. Magari da Motorama potrò soffermarmi maggiormente sui particolari ed esprimere un giudizio più completo».

Durante la giornata nel Motosalone dei fratelli Gavazzi anche un altro marchio bergamasco, la Caberg caschi, avrà la sua vetrina. È infatti in programma il Caberg Day con prove, sconti, promozioni e possibilità di piccole riparazioni. La Caberg trova pure sede ad Azzano San Paolo, opera dal 1974 ed è affermata a livello internazionale (nonché leader in Germania).

Danilo Sechi

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