Alpini orobici e valtellinesi:
in mille al Passo San Marco

Nessuno immaginava che dopo una notte di pioggia torrenziale, grandine e vento violentissimo, al Passo San Marco brillasse il sole. Un premio per gli alpini che non hanno voluto mancare al tradizionale appuntamento estivo, il 36°, al valico tra la Valle Brembana e la Valtellina.

Nessuno immaginava che dopo una notte di pioggia torrenziale, grandine e vento violentissimo, al Passo San Marco brillasse il sole. Un premio per gli alpini che non hanno voluto mancare al tradizionale appuntamento estivo, il 36°, al valico tra la Valle Brembana e la Valtellina.

Almeno un migliaio le penne nere e con loro tanti escursionisti saliti dalle due valli e arrivati pure da Conegliano, Como, dalla trentina Val di Non... Ed è importante sottolineare che tale partecipazione è dovuta semplicemente al passaparola, al tam tam di vallata in vallata che già ha cominciato a echeggiare per il prossimo anno.

La prospettiva di una bella giornata estiva ha mosso soltanto i più restii, perché già verso le otto – quando ancora il bel tempo poteva essere semplicemente una speranza – hanno cominciato ad affluire al passo le prime penne nere, quei fedelissimi e irriducibili che comunque sarebbero stati presenti, nonostante qualche minaccia meteo.

Si è così rinnovata la tradizione nel pieno rispetto del copione della manifestazione. Alle 10,30, come da cartellone, sui due versanti della montagna si sono formati i due cortei – avanti i labari e i gagliardetti dei gruppi (una settantina bergamaschi, una trentina valtellinesi) – che hanno marciato verso il passo, ai piedi dell'altare, dove è avvenuto l'incontro.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 16 luglio

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