Diesel Euro 3 e benzina Euro 1:
a rischio col nuovo Piano Aria

La lotta allo smog in Lombardia fa un altro passo avanti: per il prossimo inverno l'idea è quella di estendere gradualmente il divieto di circolazione ai veicoli diesel Euro 3 e benzina Euro 1, bloccando definitivamente (stop 24 ore su 24) quelli ancora più inquinanti.

Con gli Stati generali sulla qualità dell'aria, «lanciati» nella mattinata di lunedì 16 luglio a Palazzo Lombardia dall'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi, inizia il percorso di condivisione delle nuove misure che saranno attuate nei prossimi anni per contenere le emissioni di sostanze inquinanti. Al suo fianco numerosi assessori di Comuni e Province e un'ampia rappresentanza di esponenti delle categorie economiche e sociali del territorio.

ESTENSIONE BLOCCHI E DIESEL EURO 3 - Tra le prime misure discusse, l'estensione a 24 ore al giorno del divieto di circolazione per i veicoli (euro 0 benzina ed euro 0, 1 e 2 diesel) che, per 6 mesi all'anno, già sono sottoposti a blocchi per 12 ore; graduale messa al bando dei veicoli euro 3 diesel e verifiche più puntuali sui controlli. Interventi che potrebbero essere attuati solo se - «saranno condivisi - ha detto Raimondi - da tutti i soggetti che vogliamo incontrare (e sono oltre 2.000) prima di redigere il nuovo Piano regionale sulla qualità dell'Aria (Pria)».

GRADUALITÀ E SOSTENIBILITÀ - Sono questi i due criteri che dovranno guidare gli Enti coinvolti negli Stati generali, qualora decidessero di inasprire ulteriormente «misure già ora draconiane». «Stiamo studiando - ha spiegato Raimondi - se estendere a 24 ore il blocco di circolazione per i veicoli che hanno già subito limitazioni nella fascia diurna del periodo invernale. L'eventuale decisione, però, deve avvenire con la massima condivisione. Da anni sosteniamo che per raggiungere risultati significativi servono provvedimenti strutturali di lungo periodo, non emergenziali, e che coinvolgano tutti i settori che contribuiscono all'innalzamento degli inquinanti. E quindi, non solo il traffico, ma anche i riscaldamenti, l'agricoltura e l'industria che incidono in maniera significativa sulle emissioni nocive».

Il tutto comunque - ha evidenziato Raimondi - non può prescindere dalla situazione socio-economica piuttosto difficile che ci troviamo ad affrontare. Non vogliamo e non possiamo imporre sacrifici insostenibili e sarà fatta un'attenta analisi di costi e benefici attesi su ogni misura che andremo a discutere. È altresì indispensabile la condivisione di queste misure da parte di chi le deve far rispettare e che è preposto a fare i controlli».

GLI STATI GENERALI - Un Tavolo allargato, nel quali tutti i soggetti coinvolti possano intervenire e partecipare attivamente alla redazione del nuovo Pria. Questo il senso degli Stati generali partiti oggi ufficialmente. «È arrivato il momento di fare un ulteriore passo rispetto anche alla grossa mole di lavoro già realizzata. Stiamo lavorando a un grande piano che coinvolga tutta la Lombardia e che arrivi a coinvolgere anche i singoli cittadini in un impegno quotidiano nella lotta allo smog». Secondo l'assessore, infatti, il livello di maturità e consapevolezza raggiunto dalla Lombardia e dai cittadini è tale da potersi impegnare in questo processo virtuoso.

LA TERMOREGOLAZIONE - Regione Lombardia va avanti a lavorare con convinzione anche su questo fronte, anche se le Province hanno chiesto lo slittamento di un anno dell'entrata in vigore della norma (inizialmente prevista per il prossimo agosto). «È una facoltà attribuita agli enti locali - ha concluso Raimondi - purché si rispetti il termine finale del 2014 per l'entrata in vigore delle legge che obbliga all'installazione delle valvole termostatiche e dei contabilizzatori di calore».

«Intanto è importante che i cittadini capiscano che non è un costo a perdere; le stime parlano di risparmi superiori al 30 per cento sulle bollette. Noi siamo convinti che sia giusto pagare quanto effettivamente consumato, eppure c'è chi fa del terrorismo sui prezzi di installazione di questi dispositivi, tentando di vanificare la bontà di un provvedimento importante sia per le tasche dei cittadini che per l'aria che respiriamo». 

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