Stazione e allarme sicurezza:
«Chi dà le risposte a Trenord?»

A Giuseppe Biesuz deve essere costato stare in silenzio in questi giorni, quando tutti tiravano in ballo Trenord per l'«allarme stazione». L'ad ora dice la sua: «Tutti chiedono risposte a noi. Ma chi le dà a Trenord?».

A Giuseppe Biesuz deve essere costato stare in silenzio in questi giorni, quando tutti tiravano in ballo Trenord per l'«allarme stazione». L'amministratore delegato della società - dopo l'arresto del senza fissa dimora che a metà giugno avrebbe appiccato il rogo che ha bruciato cinque convogli - ora dice la sua: «Nell'aria c'è un po' di confusione. Tutti chiedono risposte a noi. Ma chi le dà a Trenord?».

In che senso?
«I sopralluoghi notturni in stazione per verificare la situazione li abbiamo fatti noi; noi abbiamo proposto di ragionare su un progetto per i senzatetto sfortunati che trovano rifugio sui treni; noi abbiamo messo le squadre per sorvegliare il materiale rotabile».

Ma le squadre, secondo la Prefettura, non avevano i requisiti necessari e sul progetto non avete mai definito il contributo che siete disposti a dare.
«Noi non ci tiriamo indietro, ma attendiamo delle risposte. Sul fronte sociale un progetto chiaro; sul fronte della sicurezza, che il prefetto revochi la diffida nei nostri confronti per poter riprendere con la sorveglianza».

Leggi tutta l'intervista su L'Eco di Bergamo del 18 luglio

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