Abusi su 15enni, catechista in cella
Li palpeggiava in auto e in hotel

Avrebbe molestato sessualmente tre suoi allievi quindicenni (maschi e bergamaschi) dopo le lezioni di catechismo e durante alcune gite. È questo il succo dell'ordinanza di custodia cautelare che ha spalancato le porte del carcere a un 54enne di un paese dell'hinterland.

Avrebbe molestato sessualmente tre suoi allievi quindicenni (maschi e bergamaschi) dopo le lezioni di catechismo e durante alcune gite. È questo il succo dell'ordinanza di custodia cautelare che ha spalancato le porte del carcere a un cinquantaquattrenne di un paese dell'hinterland, commesso in una farmacia, accusato di atti sessuali e violenza sessuale su minore.

L'uomo (di cui omettiamo le generalità per tutelare le presunte vittime) è stato arrestato lunedì dai carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo, che lo tenevano d'occhio prima ancora della denuncia presentata il 26 aprile scorso dalla famiglia di uno dei quindicenni.

Secondo il pm Carmen Santoro, avrebbe approfittato del carisma che esercitava la sua figura sui ragazzini per compiere una serie di atti sessuali: baci appassionati, palpeggiamenti nelle parti intime, carezze. Il commesso, che è celibe e vive con gli anziani genitori, più che come insegnante di catechismo, agli allievi si proponeva come amicone, l'adulto che li scorrazzava in gelateria e al bowling il sabato sera, che li portava con sé durante i weekend fuori porta, che cedeva il volante della sua auto per far provare l'ebbrezza della guida, il generoso che li ricopriva di regali.

La maggior parte degli episodi sarebbe accaduta la sera, dopo gli incontri di catechismo tenuti dal commesso, quando quest'ultimo si offriva di riaccompagnare gli allievi. È in questi casi che si sarebbe appartato con il quindicenne che ha poi sporto denuncia.

Riportati a casa gli altri, stando alle contestazioni, il cinquantaquattrenne si dirigeva con l'auto in un luogo isolato, solitamente il colle della Maresana, e qui passava all'azione, ricoprendo di attenzioni morbose l'adolescente. L'adulto, per l'accusa, gli avrebbe fatto calare i calzoni e gli avrebbe infilato le mani negli slip. Secondo la denuncia, questo tipo di molestie sarebbe avvenuto in numerose occasioni, con cadenza di due o tre volte la settimana.

Il 54enne è stato incastrato anche grazie alle immagini di una telecamera nascosta dai carabinieri nella sua camera d'albergo a Napoli, dove il catechista era in gita con tre ragazzi. Nel video si vedrebbe l'uomo eccitarsi mentre accarezza collo e petto a due dei tre ragazzi.

Il gip nell'ordinanza ha rilevato i gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di reiterazione del reato. Pur scoperto dai familiari di uno dei ragazzi, scrive il giudice, il cinquantaquattrenne ha infatti «reiterato tranquillamente la sua condotta, spostando l'attenzione su altre vittime». In questi caso non si può nemmeno invocare l'eventuale consenso dei minorenni. Perché il catechista avrebbe agito in qualità di tutore («per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza o di custodia») dei ragazzi affidatigli dalle famiglie e dunque l'età del consenso viene elevata dai 14 ai 16 anni.

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