Prima riunione operativa a Palafrizzoni
Pagina facebook e sito su Bergamo 2019

Si è svolta nella mattinata di venerdì 20 luglio a Palazzo Frizzoni la prima riunione operativa relativa alla costituzione del Comitato per la Candidatura di Bergamo a Capitale della Cultura 2019. Presenti i rappresentanti di Regione (Fiorella Ferrario, Vicario del D.G. Istruzione, Formazione e Cultura), Provincia (Ettore Pirovano, Presidente), Comune (Franco Tentorio, Sindaco; Claudia Sartirani Assessore alla Cultura e Spettacolo), Diocesi di Bergamo (Mons. Alberto Carrara, Delegato Vescovile alla Cultura e alle Comunicazioni Sociali), Università (Remo Morzenti Pellegrini, Prorettore), Camera di Commercio (Emanuele Prati, Segretario Generale), si è condivisa una bozza di documento e si è contestualmente deciso di porre in essere tutti i passi necessari ad ogni Istituzione interessata per la definitiva ratifica, e per l'individuazione dei rappresentanti che porteranno avanti il lavoro del Comitato. Tale Comitato vedrà, a seguire, l'apporto di altri attori della candidatura.

L'incontro segna l'inizio di una fase successiva al lavoro preliminare che ha portato alla stesura di una bozza di pre-dossier di candidatura e si pone come primo consistente passo verso una piena operatività in vista della scadenza che intorno alla fine del 2013 porterà alla stesura di un dossier vero e proprio da indirizzare alle autorità europee e italiane preposte.

L'incontro di questa mattina si è svolto in un'atmosfera di cordiale e fattiva collaborazione ed è emersa la determinazione da parte di tutti a perseguire con costanza e coinvolgimento la candidatura di Bergamo. Al fine di informare e recepire dal territorio suggerimenti si è contestualmente annunciata la nascita a breve di una pagina facebook dedicata, agile interfaccia in rete che permetterà a tutti di intervenire sulla candidatura e, a stretto giro, un sito «Bergamo 2019». Nel frattempo l'ordinaria attività della candidatura prosegue con tutte le attività necessarie. Il Comitato avrà due componenti per il Comune e la Provincia (con doverosa apertura alle minoranze) e un componente ciascuno per gli altri enti rappresentati.

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