Omicidio Gaspani, parla la figlia
«Perché ho chiesto i 500 mila euro»

«Sono soddisfatta delle richieste del pubblico ministero Franco Bettini, anche se so perfettamente che, senza il rito abbreviato, avrebbero avuto il carcere a vita, una pena più che giusta per quanto fatto a mio padre. Invece l'ergastolo ce l'avrò soltanto io».

«Sono soddisfatta delle richieste del pubblico ministero Franco Bettini, anche se so perfettamente che, senza il rito abbreviato, avrebbero avuto il carcere a vita, una pena più che giusta per quanto fatto a mio padre. Invece l'ergastolo ce l'avrò soltanto io, che per tutta la vita non potrò più rivedere mio papà».

All'indomani della richiesta di condanna per complessivi 110 anni formulata dal pm per le quattro persone che si trovano in cella per l'omicidio di Mario Gaspani, rompe il silenzio la figlia Melissa. E lo fa esprimendo un dolore che, confida, l'accompagnerà per tutta la sua vita.

«Questa è la mia sofferenza - sottolinea - e se ho chiesto, tramite il mio avvocato, 500 mila euro di risarcimento, l'ho fatto non tanto per i soldi, dei quali onestamente non mi importa proprio nulla, quanto piuttosto per continuare, in qualche modo, la battaglia per la quale mio papà è morto: non lasciare alla moglie attuale quanto lui aveva creato in tutta una vita e che voleva tenere per sé».

Per l'omicidio di Gaspani, ucciso a 57 anni il 26 marzo 2011 nella sua casa di Boltiere con 27 coltellate, il pm Bettini ha infatti chiesto 30 anni di carcere per la moglie Stefania Colombo, per l'amante di lei, Salvatore Massaro Cenere, e per Salvatore Luci, uno dei due presunti esecutori materiali. Chiesti invece 20 anni per suo fratello Bruno Antonio Luci, al quale non è stata contestata la premeditazione.

«Porterò per sempre dentro di me quello che hanno fatto a mio padre - dice commossa Melissa Gaspani -: il male che mi hanno fatto non passerà mai e dovrò conviverci per sempre». Durante l'udienza di giovedì l'avvocato di Melissa aveva anche chiesto un risarcimento non inferiore a 500 mila euro, con provvisionale di 100 mila euro.

Oggi la figlia della vittima spiega il motivo di questa richiesta: tutt'altro che un desiderio di arricchirsi alle spalle di una tragedia che Melissa sta ancora vivendo e che non potrà mai dimenticare, quanto piuttosto un modo per recuperare quanto costruito da suo padre soprattutto negli ultimi anni e che l'attuale moglie, accusata di essere la mandante dell'omicidio assieme al suo amante, gli avrebbe portato via.

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