Yara, la polizia alle «Anagrafi»
Vuole i nati tra il 1930 e il 2000

Una e-mail sull'indirizzo di posta certificata del Comune, firmata dalla Squadra Mobile della Questura. Se la sono visti recapitare gli uffici dell'Anagrafe di alcune amministrazioni comunali di alcuni paesi compresi fra l'hinterland e la media pianura.

Una e-mail sull'indirizzo di posta certificata del Comune, firmata dalla Squadra Mobile della Questura di Bergamo. Se la sono visti recapitare gli uffici dell'Anagrafe di alcune amministrazioni comunali di alcuni paesi compresi fra l'hinterland e la media pianura, nella zona di Zanica, Verdello, Verdellino, Osio Sopra, Osio Sotto, Treviolo, Levate. In tutto, almeno una dozzina di paesi.

Nell'ambito dell'indagine sul caso Yara, la polizia chiede di acquisire l'elenco completo di tutti i residenti delle classi d'età comprese fra il 1930 e il 2000, cioè tutti i cittadini di età compresa fra i 12 e gli 82 anni.

L'ipotesi che appare più verosimile è che gli inquirenti stiano cercando qualcuno – un cognome ben preciso – su cui posare gli occhi e verificare il DNA.

Non è la prima volta che gli inquirenti vanno a caccia di indizi spulciando negli elenchi anagrafici. Lo hanno fatto sviluppando la pista partita dal frequentatore della discoteca Sabbie mobili di Chignolo d'Isola, il cui dna è risultato simile a quello maschile ignoto trovato sulla vittima. Indagando sul suo ceppo familiare gli inquirenti hanno puntato la lente su tre fratelli – originari di Gorno – di cui uno deceduto. Il loro dna presenta punti di somiglianza con quello sospetto, ma non è identico. Uno di loro ha avuto un figlio illegittimo, che potrebbe essere l'assassino di Yara? La ricerca scattata ieri nelle anagrafi di alcuni Comuni riguarda ancora questo filone dell'inchiesta?

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