Peia, da due settimane in strada
la carcassa di un furgone bruciato

La carcassa bruciata di un automezzo non è certo l'ideale biglietto da visita per una qualsiasi località, ma è quello che esibiscono, loro malgrado, i residenti di Peia Bassa in Val Gandino, che da ormai due settimane convivono con i resti bruciacchiati di un autocarro.

La carcassa bruciata di un automezzo non è certo l'ideale biglietto da visita per una qualsiasi località, ma è quello che esibiscono, loro malgrado, i residenti di Peia Bassa in Val Gandino, che da ormai due settimane convivono con i resti bruciacchiati di un autocarro, parcheggiato lungo la via centrale.

Molti di loro si sono rivolti al nostro giornale, per segnalare il protrarsi dell'ingombrante presenza e lamentare la necessità di un intervento urgente. I fatti risalgono allo scorso 13 luglio, quando poco dopo la mezzanotte si è verificato, in uno spazio di sosta pubblico all'altezza del civico 24, l'incendio di un autocarro Fiat Iveco, in uso ad una famiglia di origine slava residente nella zona.

Nulla trapela riguardo le indagini (non è esclusa l'origine dolosa del rogo) ma resta la carcassa da rimuovere in una zona residenziale, poco lontana da una trattoria e da altri esercizi commerciali. Il problema è che l'incendio ha trasformato quello che era un veicolo da rimozione forzata in un rifiuto speciale.

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