Yara, la pista del figlio illegittimo
non convince il consulente Portera

«Secondo noi al momento la pista del presunto figlio illegittimo, o del parente, è solo un'ipotesi basata su dati scientifici non sufficienti per affermazioni certe». Parole di Giorgio Portera, l'ex tenente dei Ris ingaggiato come consulente dai genitori di Yara.

«Secondo noi al momento la pista del presunto figlio illegittimo, o del parente, è soltanto un'ipotesi che si basa su dati scientifici non sufficienti per poter fare affermazioni certe». Parole di Giorgio Portera, l'ex tenente dei Ris di Parma ingaggiato come consulente dai genitori di Yara.

«Per questo – prosegue Portera – abbiamo chiesto agli inquirenti di effettuare alcuni nuovi test, che confermerebbero in maniera inequivocabile la bontà (o meno) di questa pista. Altrimenti che senso ha proseguire in questa direzione? Al momento però – confessa amareggiato l'esperto – non abbiamo ricevuto nessuna risposta da parte della procura. Sia io, sia Maura e Fulvio Gambirasio, i genitori di Yara, proviamo un certo senso di smarrimento di fronte a questo silenzio».

 «Per avvalorare la bontà della pista che ha portato a scandagliare un determinato ceppo familiare e cercare un ipotetico figlio illegittimo – sostiene il genetista forense – bisognerebbe effettuare alcuni confronti in più, prendendo in esame anche altre regioni di dna, come avviene nei test di paternità. Questo abbiamo suggerito, perché a nostro avviso i dati scientifici di partenza non sono sufficienti per fare affermazioni certe su possibili legami di parentela, fra le persone prese in esame e il profilo genetico ignoto scoperto sulla vittima».

Intanto gli uffici Anagrafe cui la Questura ha chiesto gli elenchi dei nati tra il 1930 e il 2000 fanno capo a 18 Comuni, alcuni dei quali li hanno già messi a disposizione.

Leggi di più su L'Eco in edicola venerdì 27 luglio

© RIPRODUZIONE RISERVATA