È allarme alcol tra i ragazzi
La Val Brembana cerca soluzioni

L'ultimo episodio risale al weekend: in una discoteca di Piazza Brembana, un diciassettenne e una ragazza di 18 anni sono stati soccorsi per intossicazione etilica.Torna, così, anche quest'estate l'allarme alcol tra i ragazzi.

L'ultimo episodio risale alla notte scorsa, tra sabato e domenica: poco dopo le 2, in una discoteca di Piazza Brembana, un diciassettenne e una ragazza di 18 anni sono stati soccorsi per intossicazione etilica. Il ragazzo, seppure in condizioni non gravi, è stato ricoverato all'ospedale di San Giovanni Bianco. Sul posto, oltre a due ambulanze e a un'auto medica, anche i carabinieri di Serina. Purtroppo, quanto successo, pare non essere un caso eccezionale in Valle Brembana. Torna, così, anche quest'estate l'allarme alcol tra i ragazzi, in concomitanza anche con l'intensificarsi di feste della birra e sagre varie dove l'accesso agli alcolici diventa ancora più facile.

Un'emergenza particolarmente pressante in territorio brembano, sottolineata anche da un'indagine commissionata dalla Comunità montana che rivela come il 48% degli adolescenti (tra i 12 e i 18 anni) e in particolare i quindicenni, beva alcolici almeno una volta la settimana. Con percentuali superiori alle medie regionali e nazionali. Per questo, lo scorso anno, l'assemblea dei sindaci, su proposta del Comune di San Pellegrino, aveva approvato un codice etico da tenere nel corso delle feste e un'ordinanza (che poi i singoli comuni avrebbero dovuto applicare) particolarmente restrittiva nei confronti dei gestori dei locali. Nel testo, infatti, si prevede, tra l'altro, la multa per i minori di 16 anni trovati a bere, sanzioni per la cessione anche gratuita di alcolici, la convocazione dei genitori dei ragazzi pizzicati a bere, la chiusura di negozi e bar trasgressori e il divieto di distributori automatici di bevande alcoliche non dotati di sistemi di lettura di documenti anagrafici degli utilizzatori.

La scorsa estate l'ordinanza era stata emanata dai Comuni di San Pellegrino, Oltre il Colle, Bracca, Costa Serina, Cornalba e Valleve, mentre Algua, Cusio, Ornica e Ubiale avevano invitato i gestori delle feste a sottoscrivere un codice etico, che prevedeva, per esempio, la vendita anche di birre analcoliche e l'uso degli etilometri. Peraltro, in tutti i comuni in cui il provvedimento è stato preso, non sono state fatte multe. Quest'estate, il provvedimento (che è a tempo determinato), è stata di nuovo emanato a San Pellegrino e Bracca.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 30 luglio

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