Funziona la cura con le «flebo»
A nuovo gli ippocastani del viale

Aesculus hippocastanum-Cameraria ohridella: 1-0. Gli ippocastani del viale hanno vinto il temibile parassita di origine balcanica che da tempo minaccia la loro chioma, e così possono finalmente esibire una rigogliosa chioma verde brillante.

Aesculus hippocastanum-Cameraria ohridella: 1-0. Dopo anni di aspre lotte, gli ippocastani del viale piacentiniano hanno vinto il temibile parassita di origine balcanica che da tempo minaccia la loro chioma, e così possono finalmente esibire una rigogliosa chioma verde brillante.

Ma madre natura non ha fatto tutto da sé. Ad assisterla sono accorsi i tecnici dell'assessorato alle Opere del Verde di Palafrizzoni, che negli scorsi mesi, hanno sperimentato una nuova tecnica per contrastare il parassita degli ippocastani: l'endoterapia. E con la stagione estiva sono arrivati i primi risultati. La sperimentazione è andata a buon fine.

Gli ippocastani hanno avuto beneficio dello speciale e innovativo trattamento che consiste nell'apporto di particolari sostanze attraverso una sorta di «flebo» da applicare al fusto della pianta. Andando in profondità le sostanze sono riuscite a combattere la Cameraria.

Ma prima di provare il trattamento sulle piante dello storico viale che dalla stazione conduce alle porte di accesso di Città Alta, lo scorso anno erano stati fatti dei test a cura della Provincia di Bergamo.

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