Nuova provinciale, al taglio del nastro
c'era anche l'imprenditore Locatelli

Uomo libero, seppur ancora indagato ma ormai senza nessuna misura cautelare che limita i suoi spostamenti: c'era anche Pierluca Locatelli all'inaugurazione dell'opera pubblica che vedeva comparire il nome della sua azienda, l'ultima, probabilmente.

Uomo libero, ancora indagato ma ormai senza nessuna misura cautelare che limita i suoi spostamenti, all'inaugurazione dell'opera pubblica che porta anche il suo nome c'era Pierluca Locatelli.

L'imprenditore di Grumello del Monte, finito a San Vittore con l'accusa di corruzione e scarico di materiali inquinanti sul tracciato di Brebemi, è comparso tra la piccola folla di autorità e gente comune, arrivata per l'inaugurazione del secondo lotto della nuova provinciale 91 della Val Calepio.

Portando a casa un bel po' di strette di mano, qualche abbraccio e più di un'autorevole «pacca sulla spalla». Per esempio, quella dell'assessore regionale a Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, che dal palco ha salutato l'imprenditore: «Ha fatto, e bene – ha detto nel suo discorso –, questa e tante altre opere pubbliche nella nostra regione». Ha poi lanciato un doveroso messaggio per «il lavoro della magistratura che va rispettato e che deve arrivare fino in fondo», chiudendo con una stoccata ai media: «Non entro nel merito del lavoro d'inchiesta, ma va sottolineato quando qualcuno ha lavorato bene, come nel caso di questa e di tante altre opere».

Indirettamente, anche il vicepresidente della Provincia, Giuliano Capetti, ha dato a Cesare quel che è di Cesare.

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