«Non so se gli italiani mi credono
ma io sono davvero innocente»

Secondo te gli italiani ti credono quando dici di essere innocente? «Non lo so». A rispondere è Mohamed Fikri, il 24enne marocchino unico indagato per il caso di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate Sopra sparita di casa il 26 novembre 2010 e ritrovata uccisa tre mesi dopo.

Secondo te gli italiani ti credono quando dici di essere innocente? «Non lo so». A rispondere è Mohamed Fikri, il 24enne marocchino che tutt'oggi risulta l'unico indagato per il caso di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate di Sopra sparita di casa il 26 novembre 2010 e ritrovata uccisa esattamentre tre mesi dopo.

«C'è stato qualcuno, specie lo scorso anno, che sui cantieri o nei ristoranti dove andavo per la pausa pranzo, mi ha riconosciuto: ho avuto la sensazione che mi guardassero male. In un'occasione ho sentito che ne parlavano, dei dubbi. Perfino qualche amico marocchino si è allontanato, non voleva problemi: la mia fidanzata invece mi ha sempre creduto. Anche col lavoro è così: nessuno mi ha detto che non mi prende perché sono Fikri, ma io sento che è così».

«Questa storia - prosegue Fikri - me la porterò sempre dietro, per tutta la vita, anche quando archivieranno temo che non finirà. Finché non troveranno il colpevole, qualcuno che mi sospetta ci sarà sempre».

«Io ho fiducia nella giiustizia italiana. L'unica cosa è che non capisco perché ci mettono tanto tempo ad archiviare la mia posizione».


Leggi l'intervista a Fikri su L'Eco in edicola sabato 4 agosto

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