Treviglio, tribunale a rischio
Si studia l'unione con Crema

Assemblee, comitati, Consiglio comunali e poi interrogazioni, appelli e determinazioni. Insomma una mobilitazione generale ha segnato la preoccupazione di Treviglio e della Bassa per il rischio di un taglio definitivo sul tribunale.

Assemblee, comitati, Consiglio comunali e poi interrogazioni, appelli e determinazioni. Insomma una mobilitazione generale ha segnato la preoccupazione di Treviglio e della Bassa per il rischio di un taglio definitivo sul tribunale. Ma nonostante le voci di amministratori e addetti ai lavori si siano spese in più sedi, oggi la parola fine per il tribunale trevigliese sembra più vicina. Le speranze infatti che la sezione distaccata del tribunale di Treviglio rimanga aperta sono ormai ridotte al lumicino.

In attesa che il ministro della Giustizia Paola Severino esprima il suo parere conclusivo sulla riorganizzazione degli uffici giudiziari, nei giorni scorsi le commissioni di Camera e Senato si sono riunite per rendere noti i loro differenti orientamenti sul decreto legge che prevede appunto la soppressione di 37 tribunali e di tutte le sezioni distaccate. Diverse infatti le prese di posizione. La commissione del Senato ha dato parere favorevole al mantenimento del tribunale di Crema, accogliendo anche l'eventuale unione con la sezione distaccata di Treviglio.

Diversa la decisione della commissione di Montecitorio, secondo la quale gli uffici giudiziari di Treviglio dovrebbero essere accorpati a Bergamo e il tribunale di Crema a quello di Cremona. Pareri che ora passeranno al vaglio del Guardasigilli ma che dimostrano la discrepanza di vedute tra una e l'altra commissione, sinonimo di incertezze che da tempo accompagnano il futuro dei tribunali e delle sedi distaccate, tra le quali appunto quella storica di Treviglio.

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