Wind Jet, caos negli aeroporti
Riprotetti: c'è diritto al rimborso

Sul caso Wind Jet l'Enac ha assicurato il massimo rigore, ricordando che i passeggeri costretti ad acquistare nuovi biglietti «hanno diritto al rimborso del sovraprezzo da parte della Windjet». Una notizia buona a metà, perché non sarà facile riscuotere.

Sul caso Wind Jet l'Enac ha assicurato il massimo rigore, ricordando che i passeggeri costretti ad acquistare nuovi biglietti «hanno diritto al rimborso del sovraprezzo da parte della Windjet». Una notizia buona a metà, perché non sarà facile riscuotere.

«Sui rimborsi l'Enac sarà rigorosa», afferma comunque il presidente Vito Riggio che invita anche i gestori degli scali a fare la loro parte assistendo i passeggeri che necessitano di riprotezione «per contribuire anche all'efficienza del sistema in un momento di grande traffico come il mese di agosto».

Intanto si tenta di ricucire lo strappo tra Alitalia e il vettore siciliano nonostante le dichiarazioni nette contro ogni ulteriore trattativa annunciate dalla società guidata da Roberto Colaninno e Andrea Ragnetti. Il ministro Corrado Passera, che segue la vicenda costantemente, ha infatti convocato per martedì, prima data utile viene spiegato, un tavolo con compagnie, enti locali e Enac per cercare di tutelare innanzitutto i 300 mila viaggiatori coinvolti da qui ad ottobre e i circa 800 lavoratori toccati direttamente o indirettamente dalla crisi della compagnia siciliana.

Il piano di riprotezione, che prevede scali aerei aperti di notte e aerei messi a disposizione da Alitalia e dalle altre compagnie italiane (Blue Panorama, Neos, Livingston, Meridiana) protegge infatti nell'immediato i passeggeri, ma per quanti hanno acquistato biglietti fino ad ottobre e per i lavoratori occorre dare risposte più chiare.

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