Sei trapianti in meno di 40 ore
Ferragosto di superlavoro ai Riuniti

Sono stati giorni di intenso lavoro per il centro trapianti di Bergamo, che nei primi due giorni della settimana di Ferragosto, ha fatto segnare un record: sono stati 6 i trapianti eseguiti in meno 40 ore e più di 50 gli operatori coinvolti.

Sono stati giorni di intenso lavoro per il centro trapianti di Bergamo, che nei primi due giorni della settimana di Ferragosto, ha fatto segnare un record: sono stati 6 i trapianti eseguiti in meno 40 ore e più di 50 gli operatori coinvolti.

Una maratona iniziata alle 5 del mattino di lunedì 13 agosto con un trapianto di fegato eseguito dai chirurghi Domenico Pinelli e Alessandro Aluffi su una donna bergamasca di 61 anni. In sala operatoria anche gli anestesisti Mirco Nacoti e Ilaria Busi e gli infermieri Ilaria Marziali, Valeria Rota, Elena Suardi, Myriam Miglietta, Sabrina Agazzi, Claudia Belotti, Laura Colombo. L'intervento si è concluso alle 10.35.

Poche ore dopo è toccato a una cinquantenne ricevere un rene nuovo, grazie a un trapianto iniziato alle 18 e concluso a mezzanotte, eseguito dai chirurghi Francesco Lacanna e Giovanni Rota, affiancati dagli anestesisti Bruno Locatelli e Alberto Beningi e dalle infermiere Cinzia Meticci, Nicole Farina, Silvia Bolognini, Alessandra Locatelli e Lara De Bastiani.

Poco più di un'ora dopo, all'1.15 di martedì 14 agosto, è iniziato un secondo trapianto di fegato, questa volta su un uomo di 54 anni. In sala operatoria i chirurghi Vittorio Corno e Marzo Zambelli, gli anestesisti Alessandra Messa, Sergio Barbieri e Angelica Spotti, e le infermiere Gloria Doneda, Laura Moroni, Laura Ludrini, Selina Spinelli e Chiara Rota. In contemporanea si è svolto un trapianto di cuore, iniziato alle 2 del mattino di martedì 14 agosto su una donna di 50 anni. L'intervento ha visto impegnati fino alle 8.30 del mattino i cardiochirurghi Maurizio Merlo, Samuele Pentiricci e Diego Cugola, con l'anestesista Angelo Vavassori e gli infermieri Agata Gregis, Francesca Previtali, Claudia Comensoli, Nicola Carratu, Ana Horackova e Silvia Brigatti.

Alle 8 è iniziato anche un terzo trapianto di fegato, eseguito dai chirurghi Domenico Pinelli e Michele Colledan su una sessantenne bergamasca, assistita dagli anestesisti Angelica Spotti e Davide Corbella e dalle infermiere Valeria Rota, Cristina Cantamessa, Laura Ludrini e Claudia Belotti. A chiudere questa straordinaria staffetta di vita, un secondo trapianto di rene, iniziato alle 14.30 di martedì 14 agosto e concluso alle 18. A ricevere un rene nuovo una giovane donna pochi giorni prima del suo 39esimo compleanno. In sala ancora i chirurghi Rota e Lacanna, l'anestesista Bruno Carrara e le infermiere Lara De Bastiani, Cinzia Meticci, Leila Lodetti e Rita Montanelli.

«Anche in questa circostanza abbiamo dimostrato di poter lavorare ad alti livelli e senza tregua, anche nel pieno del periodo estivo. Merito di un assetto organizzativo che consente ai nostri centri trapianto di lavorare al massimo delle potenzialità in ogni momento dell'anno e ad ogni ora del giorno e della notte – ha commentato Carlo Nicora, direttore generale degli Ospedali Riuniti di Bergamo -. La mia stima va quindi tutti gli operatori coinvolti, dai medici agli infermieri, dal personale di sala operatoria alle équipe di prelievo per lo straordinario lavoro svolto. Il mio pensiero in questo momento va anche ai donatori e ai loro familiari che con il loro gesto hanno dato nuova vita a chi era in attesa di un organo nuovo per guarire da gravi malattie».

Molto anche il lavoro svolto in questi giorni nelle terapie intensive per l'assistenza ai trapiantati e ai donatori. In due giorni sono state due le persone decedute agli Ospedali Riuniti che hanno donato gli organi, a cui si è aggiunta, una settimana fa, anche una donna di 75 anni. A dimostrazione che non esiste un limite di età per un gesto di estrema generosità come la donazione degli organi dopo la morte.

In totale sono 20 i donatori segnalati dall'inizio dell'anno in provincia di Bergamo, 16 dei quali hanno poi effettivamente donato. Di questi 4 sono deceduti negli altri ospedali bergamaschi che con i Riuniti formano un'efficace rete provinciale, coordinata da Mariangelo Cossolini, a cui nei giorni scorsi è stata anche riconosciuta la certificazione europea CETC (Certification of european Transplant Coordinators) per le competenze, conoscenze e esperienze acquisite in questi anni nel campo della donazione e trapianto di organi e tessuti. Solo 4 invece le opposizioni a riconferma della generosità e della sensibilità dei bergamaschi su questo fronte.

Dall'inizio dell'anno al 31 luglio 2012 gli Ospedali Riuniti di Bergamo hanno eseguito 89 trapianti, 11 in più rispetto allo stesso periodo del 2011: 9 di cuore, 49 di fegato, 6 di polmone, 21 di rene e 4 combinati. Numeri che fanno dei Riuniti - secondo il report semestrale del Nord Italia Transplant Program (NITp) aggiornato al 5 luglio - il terzo centro più attivo in un'area che comprende oltre 19 milioni di abitanti tra Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Provincia Autonoma di Trento. In ambito lombardo i Riuniti si affermano come secondo centro per numero totale di trapianti eseguiti, primo per quelli di fegato e di polmone e secondo per il cuore.

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