Blitz nella piscina del residence
I milanesi fanno le «barricate»

Trincee in legno con bancali e altro materiale improvvisato, proprio come le cinque giornate di Milano, con le vie bloccate dalla gente scesa per strada a combattere contro l'invasore. Peccato, però, che siano passati parecchi anni da quel 18 marzo del 1848.

Trincee in legno con bancali e altro materiale improvvisato, proprio come le cinque giornate di Milano, con le vie bloccate dalla gente scesa per strada a combattere contro l'invasore. Peccato, però, che siano passati parecchi anni da quel 18 marzo del 1848 e che, al di là dei bancali di legno, non ci siano degli austriaci, ma dei soveresi che si sono ritrovati una via del paese chiusa con barricate in legno dai villeggianti giunti da Milano.

Durante la settimana di Ferragosto sono comparse in via del Filatoio, nuovo borgo residenziale con circa 150 appartamenti sorto sulle ceneri del vecchio filatoio, delle trincee formate da bancali e assi di legno. Sopra la barricata è stato appeso un cartello con la scritta «divieto di transito, strada privata», cartello realizzato al computer.

E mentre in Comune nessuno sapeva dell'iniziativa, ad accorgersi della barriera sono stati alcuni passanti che durante una camminata serale si sono ritrovati la strada chiusa e sono stati costretti a tornare indietro. La scintilla che ha portato le trincee in via del Filatoio sembra essere l'ingresso clandestino di alcuni ragazzi del paese nella piscina del complesso residenziale.

Una bravata estiva, insomma, che ai residenti del borgo del Filatoio - quasi tutti villeggianti che arrivano dal Milanese - non è piaciuta: «Chiudendo la strada - spiegano gli stessi residenti - vogliamo anche impedire che altre persone entrino nella nostra piscina di notte, come è già accaduto nei giorni scorsi quando qualcuno ha sporcato l'acqua della piscina entrando e invadendo la nostra proprietà privata. Noi vogliamo quindi tutelarci con queste barricate».

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