Moto sui sentieri, Orobievive
«Più severi con chi sgarra»

«La legge vieta il transito dei mezzi motorizzati sui sentieri, ma questa norma troppo spesso non è rispettata dai singoli motociclisti». Anche Orobievive, coordinamento di associazioni e privati cittadini, interviene sulla querelle.

«La legge vieta il transito dei mezzi motorizzati sui sentieri, ma questa norma troppo spesso non è rispettata dai singoli motociclisti». Anche Orobievive, coordinamento di associazioni e privati cittadini, interviene sulla querelle che in questi giorni ha coinvolto ambientalisti e club motoristici, dopo l'annuncio di due gare enduro a Foppolo e a Bossico.

«Il problema più sostanziale è quello dei cosiddetti "cani sciolti" - continua in un comunicato Orobievive -, che transitano sui sentieri al di fuori di ogni controllo e fuori da ogni legalità. Siamo dell'idea che sia importante che le istituzioni vigilino per il rispetto della legge e che si adoperino al massimo per reprimere e contrastare i transiti non autorizzati sulla sentieristica e in tutti i luoghi dove questo non è consentito».

«In tal senso, le leggi sono già presenti e potenzialmente sufficienti, sebbene alcune modifiche sarebbero gradite. Invitiamo sia le istituzioni sia il volontariato a continuare a spendersi su questo tema, poiché troppo spesso siamo testimoni impotenti di transiti chiaramente non legittimi».

«Quanto alle autorizzazioni alle gare - proseguono da Orobievive - intendiamo svolgere ciò che, sia come coordinamento sia come associazioni componenti, riteniamo sia un nostro diritto e dovere di cittadini, ossia collaborare con le istituzioni per la definizione di percorsi idonei e per la verifica che gli eventuali danni vengano ripristinati».

«In tal senso provvediamo a richiedere informazioni alle istituzioni e a presentare osservazioni per contribuire alle scelte delle istituzioni, come spesso stiamo già facendo. Finora riteniamo che questa via sia la più proficua. Laddove, in concreto, si riterrà che quanto sarà stato fatto dalle istituzioni non sia condivisibile o non segua adeguatamente la legislazione ci riserveremo di adire le vie legali, facendo ricorsi al Tar laddove ciò sia necessario».

«Auspichiamo in tal senso - concludono - che le associazioni ambientaliste componenti Orobievive continuino a essere coinvolte nei procedimenti di autorizzazione. Concordiamo con quanto sostenuto dal Cai, ossia che il problema principale non sia quello delle gare ma quello dei transiti senza autorizzazione e senza ripristini».

Orobievive, inoltre precisa che Sergio Del Bello (che nei giorni scorsi aveva rilasciato dichiarazioni sulla questione) non è socio e non parla a nome del coordinamento.

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