Benzina sempre più cara
Così scatta il boicottaggio

La verde è ormai prossima ai due euro al litro e, salvo poche eccezioni, non scende di prezzo. I consumatori lanciano il boicottaggio delle pompe che fanno pagare la benzina più di 1,8 euro al litro e i gestori dei distributori si dicono pressati dalle compagnie petrolifere.

La verde è ormai prossima ai due euro al litro e, salvo poche eccezioni, non scende di prezzo. I consumatori lanciano il boicottaggio delle pompe che fanno pagare la benzina più di 1,8 euro al litro e i gestori dei distributori si dicono pressati dalle compagnie petrolifere.

Mercoledì abbiamo annotato il prezzo al litro della benzina verde che risultava in dieci stazioni di servizio cittadine prese a caso. Dal riscontro fatto sabato nelle stesse, a soli tre giorni di distanza, è venuto fuori un risultato scoraggiante: solo in un distributore la verde costava meno, in altri tre il prezzo risultava invariato e in due ritoccato all'insù (rispettivamente di 15 e 36 centesimi).

Nel raffronto non sono state prese in considerazione le pompe Agip poiché l'Eni pratica uno sconto nel fine settimana. Tra le stazioni di servizio che hanno rincarato il prezzo della verde c'è l'area Auchan di via Carducci (mercoledì la benzina costava 1,741 e ieri 1,777). Tuttavia si tratta di un ritocco ancora accettabile, tanto è vero che le pompe di questo centro commerciale risultano tra le più gettonate in città.

Tenuto conto di questo clima, con conseguenti assalti degli automobilisti ai distributori dove la benzina costa un po' meno, anche la concorrenza si sta intensificando. Ad esempio il gestore dell'impianto Tamoil situato sulla statale Cremasca 29 ieri si è preoccupato di far sapere, attraverso un messaggio giunto in redazione, che pratica i prezzi più bassi: il gasolio a 1,669 euro e la verde a 1,779.

Intanto i consumatori dicono basta alla benzina cara. Il Codacons propone di boicottare tutte le pompe di benzina che chiedono per un litro di verde più di 1,8 euro. «L'indicazione di lotta - afferma il Codacons - implica che si faccia il pieno di venerdì, sabato o domenica presso le marche che praticano la promozione e sconti e per il resto della settimana si boicottino le pompe troppo care che devono essere punite e non vendere nemmeno un litro di carburante».

Leggi di più su L'Eco di domenica 26 agosto

© RIPRODUZIONE RISERVATA