L’attentato del luglio 2001, ripetitore della Telecom in fiamme

Il 4 luglio 2001 un altro attentato colpì un altro ripetitore installato sempre sulla collina Maresana di Bergamo e utilizzato da Telecom e da diverse radio e tv.

Per quell’ episodio è stata condannata nel giugno scorso una studentessa di 19 anni, Silvia Guerini, di Bergamo.

In quell’occasione erano state lanciate, nella notte del 4 luglio 2001, alcune bottiglie di benzina che causarono un incendio e quindi il black out delle trasmissioni.

Sul posto erano state scritte con una bomboletta spray frasi a favore della lotta «a tutte le nocività» e contro Telecom. Accanto agli slogan, una «A» maiuscola simbolo dell’anarchia.

Nel giugno scorso la studentessa è stata condannata a tre anni di reclusione per aver partecipato all’attentato. Revocati gli arresti domiciliari applicati nell’ottobre scorso, la giovane non sta scontando la condanna in carcere, poiché fino a tre anni è possibile applicare l’istituto dell’affidamento in prova.

(30/01/03)

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