Famiglia Benaglia, giorni d’angoscia per i figli che continuano le ricerche

Una ricerca che, giorno dopo giorno, si fa sempre più drammatica e disperata. I due figli, Paolo e Marco, gemelli di 38 anni, dal 26 dicembre, non si danno per vinti e cercano, disperatamente, i genitori, Alfredo Benaglia, 68 anni, e Luisa Rota, 65 anni, residenti a Cisano Bergamasco, che, al momento dello tsunami, si trovavano con la piccola Denise, un anno e mezzo, la figlioletta di Paolo, sulla spiaggia. Da alcuni anni Alfredo Benaglia e la moglie trascorrevano sei mesi in Thailandia per aiutare i figli che gestivano l’albergo-ristorante «Sale e Pepe», uno dei più rinomati della zona, andato ormai completamente distrutto. Marco e Paolo si sono salvati salendo sul tetto della casa e sono stati in seguito prelevati da un elicottero. I due, da quel tragico 26 dicembre, hanno già visitato, in una sorta di Via Crucis, tutti gli ospedali da campo e i templi di Phuket dove sono stati trasportati i feriti e le vittime del devastante terremoto senza alcun esito, si sono recati poi a Krabi chiedendo informazioni ai volontari ma anche in questo caso non hanno ottenuto alcuna risposta certa. Si sono poi diretti a 40 chilometri da Phuket dove è stato allestito un grande ospedale da campo ma anche questo tentativo non ha dato alcun esito. Nei giorni scorsi hanno consegnato alle autorità thailandesi alcuni indumenti ed effetti personali dei genitori e della figlia per poter effettuare le analisi del dna. In questo modo, per avere delle certezze, in un senso o nell’altro, dovranno comunque attendere ancora qualche giorno. Vi sono invece delle buone notizie per due famiglie di Calolziocorte. Alessandro Corti, 47 anni, calolziese ma da pochi anni residente a Portoferraio nell’isola d’Elba, ha telefonato dall’Indonesia nei giorni scorsi alla madre Agnese che, con la famiglia, gestisce una pasticceria in via Fratelli Calvi. «Sta bene – afferma la madre – e mi ha detto di non preoccuparmi. Al momento dello tsunami si trovava nella foresta».

(02/01/2005)