Inflazione: le risposte dei lettori

Buonasera, purtroppo per esperienza professionale devo dire che nel settore alimentare (super fresco) negli ultimi 6/8 mesi le merci sono aumentate moltissimo, anche del 20%: sembrerebbe una esagerazione ma è così. Quattro volte l’inflazione, mentre per lo scatolame in genere, grazie a ripetute promozioni mirate ad un paniere ampio, comperiamo meglio oggi di 15 anni fa. Purtroppo gli stipendi di molti settori sono bloccati a vecchi accordi sindacali non proprio al passo con la vita odierna. Saluti A., responsabile Settore freschi della Grande distribuzioneChe dire… i prezzi restano altissimi e quando si va al supermercato il portafogli piange: meno di 20 euro ormai non si spende e quello che costa di più sono i beni primari. Per fortuna che il venerdì c’è il mercatino in piazza Pontida. Un appello al Comune: perché non lo fate anche più di una volta alla settimana? Il latte costa un euro e anche la verdura è a buon mercato. Grazie Francesca Credo che Adiconsum abbia ragione: l’inflazione sarà anche tecnicamente scesa, ma sono convinto che l’inflazione percepita dalla nostre tasche sia completamente diversa: basta andare in qualsiasi supermercato (compresi quelli che sbandierano prezzi bassi antiinflazione) per rendersene conto. Anche solo con quattro cosette, riesci comunque a spendere un sacco di soldi………. Povera ItaliaGiacomino T.Grazie per questo forum: approfitto per segnalare una cosa che mi sta facendo davvero arrabbiare. Ci sono due negozi del centro città che vendono abbigliamento per l’infanzia che stanno sbandierando prezzi bassi contro il carovita. Andate a vedere quanto cosa costa una giacca o un maglione per un bambino di 10 mesi... 60, 80 euro... Almeno stiano zitti... E non offendano chi non arriva alla fine del mese.... E non usino il carovita per farsi pubblicità. AnnaPenso che i prezzi al consumo dei generi alimentari siano esageratamente alti. Ogni volta che fai la spesa e arrivi alla cassa ti stupisci del conto da pagare: guardi il volume della borsa della spesa e rilevi una discrepanza tra il rapporto quantità acquistata/conto. Oppure fai la somma dei prezzi dei singoli acquisti ipotizzando che il registaratore di cassa abbia sbagliato... L’inflazione e l’impoverimento delle buste paghe hanno cambiato le abitudine alimentari degli italiani: i prodotti di marca non vengono quasi più considerati, sei tentato di scegliere badando solo ai centesimi di risparmio piuttosto che alla qualità/proprietà nutrizionale di un prodotto. Per quanto riguarda le spese per l’abbigliamento/calzature/accessori aspetti i saldi senza mai sbilanciati troppo.. per le spese di istruzione poi, quando tuo figlio finisce il ciclo della scuola primaria, devi arrenderti a pagare fior di soldi per testi scolastici e materiale scolastico. Non parliamo delle bollette del gas e dell’elettricità che puntualmente a settembre aumentano di una percentuale che con l’inflazione ha poco a che vedere. La vera piaga comunque sono i prezzi degli immobilli: difronte al loro vertiginoso aumento (forse oggi congelato) è inutile inorridirsi per l’aumento del pane e del latte perchè, anche se non ci sono aumenti in busta paga o non si provvede alla detassazione, 1Kg di pane e 1L di latte si potrà sempre acquistare ma il sogno di comprare una casa rischia di diventare un miraggio.Daniela S.

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