Via Carducci a 120: prima patente ritirata col nuovo Codice della strada

A Bergano a un ventenne di Spirano «pizzicato» ieri sera mentre viaggiava a 120 all’ora in via Carducci è andata malissimo: dieci punti tolti perché superava di 40 chilometri il limite consentito, e altri dieci perché la sanzione è stata raddoppiata in quanto il giovane aveva la patente da meno di 5 anni. Risultato: venti punti, ovvero patente ritirata in un sol colpo. Sono fioccate le prime sottrazioni di punteggi anche da parte della polizia stradale di Bergamo, Treviglio e Seriate.

Numerose le sanzioni emesse a causa del mancato utilizzo delle cinture di sicurezza (3 punti in meno) e per velocità eccessiva (2 punti in meno per eccesso di velocità compreso tra gli 11 e i 40 km/h). In provincia, nella zona di Treviglio, le pattuglie della polizia stradale hanno verificato il corretto utilizzo delle cinture ma anche dei cellulari (4 punti in meno) sottraendo un totale di una cinquantina di punti agli automobilisti non in regola.

Situazione più tranquilla in autostrada: durante i controlli solo un automobilista è stato fermato per velocità sostenuta. Per lui due punti in meno sulla patente.

Intanto se il Viminale accoglierà la proposta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Lunardi, i primi multati del nuovo codice della strada tireranno un sospiro di sollievo. Prendendo atto delle incertezze relative alla pubblicazione sulla «Gazzetta ufficiale» della nuova normativa – avvenuta solo la sera del 30 giugno – Lunardi ha infatti proposto di sospendere le prime multe solertemente comminate ai trasgressori sin dalle prime ore di lunedì. E saranno proprio le contravvenzioni della prima giornata di applicazione del nuovo codice quelle che, se Pisanu dirà sì, saranno abbuonate ai guidatori. Per il resto, Lunardi ha definito un semplice «disguido» la tardiva pubblicazione sulla «Gazzetta» della nuova norma anche se, da parte sua, il Poligrafico dello Stato ha commentato che tutto si è svolto nella più assoluta regolarità. In ogni caso, il ministro ha definito «positivo» il primo impatto delle regole che – ha detto – hanno incontrato il favore della maggioranza degli italiani.

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(02/07/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 2 luglio 2003