Crepe nelle case, il prefetto lancia l’allarme: «In pericolo 800 abitanti di Trello»

Adesso che è sceso in campo il prefetto, forse la vicenda delle case di Trello, a Lovere, pericolosamente segnate da vistose crepe, troverà una più solerte attenzione da parte degli enti preposti alla tutela e salvaguardia del territorio. L’allarme lanciato da Cono Federico evidenzia tutta la drammaticità della situazione, peraltro già più volte segnalata dalla stampa.

Circa 800 abitanti di Trello, stanno correndo un grave pericolo. Il suolo sul quale poggiano le loro case, la scuola, la palestra, negozi e uffici, da oltre un anno è sempre più soggetto a movimenti sotterranei che hanno provocato allarmanti crepe negli edifici, sui muri di contenimento, sulle strade e nei giardini. Il fenomeno era già all’attenzione dell’amministrazione comunale di Lovere, tanto è vero che il sindaco della precedente Giunta interessò per i controlli i propri tecnici e quelli del Genio civile, e incaricò un geologo perchè procedesse alla mappatura dello stato di cose esistente. L’indagine, che costò 50 mila euro pagati dalla municipalità, non lasciava dubbi: è emersa una situazione talmente grave e pericolosa, da prefigurare la necessità di avviare uno studio approfondito per il quale occorrono circa 200 mila euro. Somma che il Comune da solo difficilmente potrà reperire. Della questione era stato interessato il prefetto Cono Federico che, tre settimane fa ha inviato una lettera a tutti gli enti coinvolti nella gestione e tutela del territorio, segnalando la gravità della situazione che vede a rischio un settimo della popolazione loverese.

La lettera è arrivata anche in Consiglio comunale a Lovere ed ha prodotto il primo provvedimento: divieto assoluto di realizzare nuove costruzioni, in attesa di sapere che cosa sta succedendo nel sottosuolo e come intervenire per mettere in sicurezza case e territorio.

Finora, alle vistose crepe che si sono aperte nelle case, avevano provveduto gli stessi abitanti, ricorrendo anche all’iniezione di massicce dosi di schiuma espansa per rimediare all’inclinazione degli edifici. Adesso, però, la situazione si è fatta davvero grave e lo stesso prefetto non usa mezzi termini: è urgente trovare i finanziamenti e avviare lo studio geologico: i contatti tra il Comune di Lovere e gli enti competenti sono aperto, ma si attendono soprattutto segnali da Roma su come reperire i 200 mila euro, prima che la situazione - è proprio il caso di dirlo - precipiti.

(30/09/2004)

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