Niente «sfratto» per la Prefettura
ma avrà meno spazi e dovrà pagare

La prefettura potrà restare nei locali della Provincia. Come «ospite» pagante. E gli spazi che ha oggi a disposizione saranno ridotti. Nessun «favore» dalla Provincia ai propri «inquilini», ma la conseguenza delle modifiche alla spending review.

La prefettura potrà restare nei locali della Provincia. Ovviamente, come «ospite» pagante. E gli spazi che ha oggi a disposizione saranno ridotti.
Nessun «favore» dalla Provincia ai propri «inquilini», ma la conseguenza della leggera modifica della norma che imponeva che gli enti locali dessero in uso gratuito i locali alle amministrazioni dello Stato (ma potevano anche recedere dal contratto).

Ora, non si «deve» ospitare gratuitamente, ma si «può». Un'opzione che difficilmente sarà sfruttata. L'affitto sarà quindi pagato e, ha spiegato il presidente della Provincia Ettore Pirovano, «la disdetta non c'è più, anche se lo vorrei comunque». Impugnando la spending review, il numero uno di via Tasso è poi andato alla carica verso la prefettura: «Si stabilisce che, per gli organi pubblici, debba esserci un determinato rapporto tra numero di persone e spazi occupati». E la prefettura sembra occupare più metri quadri di quanto necessario.

«Il prefetto, come rappresentante del governo, non può non rispettare la norma». Sarà chiesto quanti dipendenti ci sono e «sicuramente dovranno ridurre gli spazi che occupano». Spazi che non rimarranno vuoti: Pirovano ha già annunciato che saranno «spostati» in via Tasso i dipendenti provinciali, in modo da ridurre gli affitti attualmente attivi.

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