Bergamasca, fiumi dimezzati
Avanza «l'incubo siccità»

Continua l'emergenza acqua in Bergamasca. Aspettando le annunciate piogge di Poppea, il livello dell'acqua continua inesorabilmente a calare. È soprattutto il caso del Serio e del Brembo, fondamentali per l'irrigazione nella pianura bergamasca.

Continua l'emergenza acqua in Bergamasca. Aspettando le annunciate piogge di Poppea, il livello dell'acqua continua inesorabilmente a calare. È soprattutto il caso del Serio e del Brembo, fondamentali per l'irrigazione nella pianura bergamasca.

I numeri rendono bene l'idea della crisi idrica in cui ci si trova: secondo i dati forniti dal Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca, la portata media dei due fiumi a monte delle derivazioni di cui si serve l'ente consortile per far confluire l'acqua nelle rogge, è per il Serio 14,6 metri cubi al secondo; 16,6 per il Brembo. Ieri era meno della metà: 6,3 per il Serio, 6,5 per il Brembo.

Fortemente in crisi anche il settore agricolo e zootecnico. Anche in questo caso sono i dati a parlare: a causa della carenza d'acqua per irrigare, la Coldiretti ha stimato un calo della produzione di mais da granella pari al 30%. E anche delle uve bianche: meno 20%. Se  nei prossimi giorni non pioverà, anche la produzione di uve rosse subirà un calo stimabile intorno al 30%.

La poca acqua disponibile è stata utilizzata per irrigare il mais trascurando altre colture, soprattutto quelle destinate a produrre foraggio per gli allevamenti, che hanno molto patito le alte temperature. Patimento che ha avuto delle pesanti conseguenze: la produzione di latte è calata fra il 20 e il 30%. E si prevede anche un calo del 30% della produzione di carne, visto che negli ultimi tre mesi le bestie all'ingrasso non sono, di fatto, ingrassate. 

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