L'intervento di Formigoni: «Si indìca un nuovo concorso»

«Regione Lombardia chiede al Ministero della Pubblica Istruzione di indire immediatamente un nuovo concorso per dirigenti scolastici». Lo annunciano il presidente Roberto Formigoni e l'assessore all'Istruzione, Formazione e Cultura Valentina Aprea, dopo l'ordinanza del Consiglio di Stato, che ha respinto la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar, provocando un vuoto di governo del sistema scolastico lombardo.

«Regione Lombardia chiede al Ministero della Pubblica Istruzione di indire immediatamente un nuovo concorso per dirigenti scolastici». Lo annunciano il presidente Roberto Formigoni e l'assessore all'Istruzione, Formazione e Cultura Valentina Aprea, dopo l'ordinanza del Consiglio di Stato, che ha respinto la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar, provocando un vuoto di governo del sistema scolastico lombardo.

L'ordinanza del Consiglio di Stato - spiegano Formigoni e Aprea - ha l'effetto di annullare il concorso per 355 posti da dirigente e «mette in grave difficoltà l'avvio del prossimo anno scolastico: non è sostenibile avere oltre 500 sedi scoperte su 1.227 autonomie scolastiche». Da qui, appunto, la richiesta di un nuovo concorso, pur con salvezza degli effetti della sentenza di merito eventualmente favorevole e dando comunque le massime garanzie ai 355 vincitori contestati.

Secondo la Regione Lombardia «l'attivazione di una procedura di urgenza potrebbe contenere i danni e consentire la nomina dei nuovi dirigenti fin dall'inizio del 2013, evitando soluzioni pasticciate e di ripiego e superando i disagi per il sistema scolastico lombardo». Allo steso tempo Formigoni e Aprea chiedono «massima tutela per i vincitori di questa malcapitata procedura selettiva».

Formigoni e Aprea mettono sotto accusa «le farraginose procedure ministeriali, che hanno portato a una situazione così grave, di cui il responsabile è soltanto l'apparato amministrativo dello Stato: è paradossale - insistono - che il lavoro di razionalizzazione e di efficienza promosso negli ultimi anni da Regione Lombardia con la piena collaborazione degli Enti locali e delle scuole venga penalizzato da una vicenda di questo genere. È sempre più evidente che occorre urgentemente la piena attuazione del Titolo V, che pone in capo alle Regioni la responsabilità della gestione del sistema scolastico e degli organici, compresi quelli dei dirigenti».

«Se da un lato - proseguono Formigoni e Aprea - si resta stupiti della scarsa capacità di gestire le procedure amministrative da parte del Ministero, dall'altro è pur vero che è arrivato anche il momento di superare meccanismi barocchi di reclutamento, individuando modalità di selezione più moderne ed efficaci, come Regione Lombardia ha recentemente rilanciato con la legge regionale n. 7 del 2012 per un reclutamento diretto da parte delle istituzioni scolastiche autonome».

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