Dalla Compagnia di Gesù
a Milano e in Terra Santa

Carlo Maria Martini, l'uomo del dialogo, era nato a Torino il 15 febbraio 1927. Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1944 all'età di 17 anni, ha compiuto gli studi presso l'Istituto Sociale di Torino e ricevuto l'ordine sacro il 13 luglio 1952. Dopo aver conseguito il dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana nel 1958, con una tesi dal titolo "Il problema storico della Risurrezione negli studi recenti", ha proseguito gli studi in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico, dove nel 1962 gli è stata assegnata la cattedra di critica testuale e il 29 settembre 1969 è nominato rettore.

Nel 1978 Papa Paolo VI lo ha nominato rettore della Pontificia Università Gregoriana. Eletto arcivescovo di Milano il 29 dicembre 1979 da papa Giovanni Paolo II, è stato consacrato in San Pietro il 6 gennaio successivo, mentre il 10 febbraio 1980 ha fatto ingresso nella diocesi ambrosiana, succedendo al cardinale Giovanni Colombo. Il 2 febbraio 1983 è stato creato cardinale con il titolo di Santa Cecilia da papa Giovanni Paolo II.

Nel 1986 è presidente Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d'Europa, carica che manterrà fino al 1993, mentre nel 1987 ha avviato nella diocesi l'iniziativa, conclusasi nel 2002, della Cattedra dei non credenti, rivolta nelle intenzioni di Martini a tutti i 'pensantì senza distinzione di credo religioso. Nel 1989 ha ricevuto la laurea honoris causa dalla Pontificia Università Salesiana per il suo programma pastorale sull'educazione. Nel 2002 ha ricevuto una seconda laurea honoris causa, sempre in Scienze dell'Educazione, dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Al compimento dei 75 anni Martini si è dimesso da arcivescovo di Milano per sopraggiunti limiti di età. Diventato arcivescovo emerito di Milano, fino alla fine del 2007 vive prevalentemente a Gerusalemme, dove riprende gli studi biblici. Rientra in Italia, definitivamente, nel 2008 e si stabilisce presso l'Aloisianum di Gallarate, per poter curare il morbo di Parkinson, la malattia che ha contraddistinto l'ultima fase della sua vita, costringendolo nel periodo terminale all'immobilità.

Martini lascia numerose pubblicazioni, che spaziano dalle ricerche biblico-esegetiche agli scritti pastorali, passando per le meditazioni tenute in occasione di ritiri ed esercizi spirituali. È stato tra i massimi propulsori dell'ecumenismo tra le varie Chiese e confessioni cristiane da parte cattolica, e ha promosso il dialogo tra Cristianesimo ed ebraismo, rappresentando un punto di riferimento in materia non solo in Italia, ma anche in Europa.

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